In Gran Bretagna apre il primo supermercato "sociale"
Inaugurato in Gran Bretagna il primo supermercato che vende alle famiglie a basso reddito i prodotti delle grandi catene scontati del 70%, rimasti invenduti per etichette errate o imballaggi difettosi
22 December, 2014
Nasce in Gran Bretagna, a Goldthorpe, nello Yorkshire, il primo supermercato “sociale”. Un supermercato diverso dalla concezione comune, dato che si occupa di vendere eccedenze alimentari ad un pubblico ristretto di famiglie con difficoltà economiche. A fondarlo una cooperativa londinese, la “Community shop”. La merce arriva dalle grandi catene di supermercati che, per motivi di imballaggio non conforme allo standard, non potrebbe essere venduta. Community shop la recupera e la mette in vendita con uno sconto del 70 %, evitando così che vada sprecata. Il servizio si rivolge ad un massimo di 750 famiglie.
Il market fonda il suo principio sulla lotta agli sprechi di cibo, in un paese dove ogni anno, secondo le analisi del WRAP, nel 2010 le famiglie inglesi hanno sprecato ben 7,2 milioni di tonnellate di alimenti, ossia circa un terzo degli oltre 21 milioni di tonnellate di cibo acquistate. Di questi sprechi, oltre la metà (4,4 milioni di tonnellate) è costituita da cibo o bevande ancora commestibili (i cosiddetti “avoidable food waste” o sprechi alimentari evitabili).
Scopo di Community Shop è, dunque, lavorare sulla fase di ridistribuizione di alimenti ancora edibili evitando che diventi rifiuto quello che, invece, rappresenta una risorsa. "Stiamo affrontando il problema delle eccedenze alimentari, e mentre operiamo socialmente, offriamo alta qualità e cibo a basso costo per le persone in tempi difficili - ha spiegato John Marren, presidente della Company Shop - Non solo, forniamo loro la possibilità di usufruire di auti e, allo stesso tempo, li motiviamo ad essere loro stesso un supporto per la società". Già, perché uno dei punti di forza del progetto, o investimento, è aiutare i cittadini aderenti a gestire il proprio denaro, cucinare cibo sano risparmiando e stilare un curriculum vitae affinché possano trovare lavoro.
“Questo è un ottimo esempio di impresa sociale e di organizzazioni private che lavorano insieme per creare risultati positivi – dichiara il sindaco di Londra Boris Jhonson -"Speriamo che sia il primo di una catena di punti vendita nella capitale, che fornirà l'accesso al cibo a prezzi accessibili per le persone che lottano per sbarcare il lunario pur fornendo aiuto di nuovo nel mondo del lavoro”.
Leggi anche:
MyFoody, la start up che coinvolge grossisti e ristoranti per contrastare lo spreco di cibo
Spreco alimentare, ecco la Carta di Bologna | Documento pdf
Spreco di cibo, le app per contrastarlo
30 tonnellate di cibo recuperate a Londra in tre anni, l'attività di Best Before Project. Diretta da due "torinesi"
Lastminutesottocasa.it, il progetto torinese contro lo spreco alimentare