Lo scorso 4 novembre era stata la Giunta capitolina ad approvare il progetto ed ora anche il Consiglio riconosce la pubblica utilità del progetto che sarà completamente finanziato da privati e porterà milioni di investimenti, non solo nello stadio stesso, ma anche in una serie di opere collaterali che riguarderanno, tra le altre, un parco sul Tevere (15 milioni di euro), un prolungamento della Metro B (50 milioni di euro) ed un ponte pedonale di collegamento alla stazione FL1 Magliana (7.5 milioni di euro).

Non mancano ovviamente le critiche e le proteste visto che il progetto presenta comunque non poche perplessità sia dal punto di vista del consumo di suolo che del rischio idrogeologico. A denunciare la questione sono, non solo le grandi associazioni ambientaliste, ma anche i cittadini ed i comitati. Nonostante l’assessore alla trasformazione urbana Caudo abbia infatti affermato che non vi è rischio di esondazione il comitato “Salviamo Tor di Valle dal Cemento” ha addirittura iniziato uno sciopero della fame “Finché non avremo risposte, non ci fermeremo. Abbiamo a oggi già 2000 cittadini dalla nostra parte che hanno firmato la nostra petizione - afferma il Comitato - Abbiamo un appello che sta girando in rete per essere firmato da tante altre associazioni di Roma e siamo consci del fatto che una questione di tale importanza non possa essere relegata ad una discussione sotto Natale. Difenderemo fino alla fine l’area di Tor di Valle dal cemento.”