New York, bandito il polistirolo per cibo e bevande
Dopo San Francisco, Seattle e Portland, il polistirolo utilizzato per contenere cibo e bevande viene messo al bando anche a New York. Dal prossimo primo luglio i famosi contenitori bianchi take away dovranno sparire da tutte le attività che ne fanno uso, dal momento che non è stato possibile avviare una filiera di riciclo
09 January, 2015
Via il polistirolo dagli imballaggi per il take away. Con il provvedimento il sindaco Bill de Blasio porta a compimento una missione iniziata dal suo predecessore Michael Bloomberg, soprannominato anche sindaco salutista per le sue battaglie contro l'obesità e il fumo. Secondo alcuni gruppi ambientalisti, i contenitori di polistirolo macchiati di cibo e grasso stanno intasando le discariche: circa 23/mila tonnellate di polistirolo vengono gettate via ogni anno a New York con un costo per la città di almeno 86 dollari a tonnellata.
Verso la fine del suo mandato, Bloomberg aveva cercato un compromesso con le aziende produttrici di contenitori, invitandole a dimostrare che il polistirolo può essere riciclato e rivenduto. Ad oggi nulla di fatto, cosi dalle parole si è passati ai fatti.
La Grande Mela tuttavia non è la prima città americana ad aver adottato la misura. Il divieto è già in vigore a San Francisco, Seattle e Portland.
Leggi anche:
Ferrara, firmato accordo per nuovo riciclo di imballaggi in plastica. Polipropilene e polistirolo
2014: vaschette in polistirolo, tanti saluti dalla California
Cassette di plastica per l'ortofrutta, sono riciclabili o no?