Valmaggia, "il nuovo Piano di risanamento della qualità dell'aria arriverà entro 18 mesi"
L'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, ha comunicato che il nuovo Piano di risanamento della qualità dell'aria arriverà entro 18 mesi. Intanto, per non gravare sulle famiglie e per agevolare i lavori di revisioni dell'ultimo Piano, risalente al 2000, è stata deliberata la proroga al settembre 2016 dell'obbligo di sostituzione delle caldaie che superano i limiti di emissioni consentiti
16 January, 2015
Il nuovo piano di risanamento della qualità dell'aria arriverà entro i prossimi 18 mesi. A comunicarlo è l'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte Alberto Valmaggia durante la riunione della commissione Ambiente. L'attuale piano risale al 2000 e necessita di essere revisionato anche alla luce delle nuove tecnologie attuate nel resto dei paesi d'Europa.
Per questo motivo, ma non solo, come spiega Valmaggia, la Giunta regionale ha deliberato, già lo scorso 29 dicembre, la proroga per la sostituzione delle caldaie che non rispettano il limite di emissione al prossimo settembre 2016. “La proroga è stato un atto dovuto, sia per non gravare sui cittadini in un periodo di crisi, sia per consentire una revisione più efficace del Piano di risanamento della qualità dell’aria”.
Una situazione critica, quella del Piemonte, che continua a sfiorare i livelli di pm 10 ossido di azoto nell'atmosfera, se pure abbia registrato nel 2014 medie e superamenti inferiori rispetto a quelle segnate dall’inizio del secolo. Nonostante questo, infatti, gli sfioramenti rimangono infatti al di sopra delle delle soglie consentite dall'Unione Europea.
“Attendiamo i risultati dei gruppi di lavoro tecnici previsti dall’accordo – ha commentato Valmaggia -. Il gruppo sta lavorando su tematiche specifiche, come gli impianti di combustione alimentati a biomasse, la riqualificazione energetica degli edifici, i piani di mobilità, i veicoli elettrici, la riduzione delle emissioni in agricoltura”.
La revisione del Piano passerà ora attraverso le conclusioni dell’accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano, sottoscritto dalle Regioni e dai Ministeri interessati nel 2013.