Premio "Innovazione Amica dell'Ambiente" 2015: aperto il bando di concorso per la XV edizione
Ideato da Legambiente, premia soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita nel rispetto dell'ambiente. Quest’anno verranno valorizzati soprattutto i progetti che riescono a coniugare eco-innovazione e innovazione sociale. Il termine per partecipare è fissato al 2 marzo
19 January, 2015
Il premio Innovazione Amica dell'Ambiente è un riconoscimento nazionale rivolto all'innovazione di impresa in campo ambientale. Viene attribuito a innovazioni di prodotto, di processo, di servizi, di sistema, tecnologiche e gestionali. Ideato da Legambiente, ha visto negli anni il sostegno e la promozione da parte di Enti, Associazioni e Soggetti Istituzionali di prestigio, uniti dalla comune volontà di accrescere lo sviluppo e la diffusione di soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita nel rispetto dell'ambiente.
Scopo del Premio è creare un contesto favorevole alla ricerca e contribuire alla diffusione di buone pratiche orientate alla sostenibilità ambientale, valorizzando quelle realtà che sappiano raccogliere le sfide dell'ambiente come valore e opportunità irrinunciabile di sviluppo anche economico e sociale.
Il Premio dà diritto all'uso del logo "Innovazione Amica dell'Ambiente", la lampadina dalla foglia verde affiancata al Cigno di Legambiente, sulla comunicazione legata all'innovazione premiata, per la durata di un anno.
Energie, Economie e Bellezza per la Vita
Una nuova economia oltre il PIL
Da sempre il Premio all'Innovazione fa emergere le positività del tessuto economico e sociale; quest'anno, nonostante la crisi perduri, vogliamo valorizzare in particolare chi sta costruendo, di fatto, un nuovo paradigma anche economico, ben lontano dal PIL, soprattutto da quello che includerà, con un calcolo sciagurato, l'economia dell'illegalità. Alcuni governi locali, le società di molti paesi, i cittadini e le imprese intelligenti di molti territori, stanno modificando, con idee, azioni, progetti, con l'aiuto della tecnologia, alcuni parametri di un sistema economico che a molti ha mostrato il volto duro della povertà e della disfunzionalità.
Quest'anno, più di altri, dunque, vogliamo valorizzare i progetti che riescono a coniugare eco-innovazione e innovazione sociale. Ecco alcuni elementi caratterizzanti di tale incontro:
- accessibilità a beni, servizi anziché proprietà (condivisione e consumo collaborativo) così come l'accessibilità e la condivisione della conoscenza (open data e software non proprietari);
- centralità dei bisogni, sia individuali che di comunità, compreso il bisogno di vivere in città sicure e resilienti ai cambiamenti sociali, economici e climatici;
- rigenerazione anziché generazione (di beni, del patrimonio costruito) e ricorso alle risorse rinnovabili (non solo energetiche) in sostituzione di quelle non rinnovabili, dalla bioeconomia alla biomimetica, nonché risparmio e uso efficiente delle risorse;
capacità dei governi locali di facilitare i processi di condivisione.
Il Bando
Il Bando è rivolto principalmente alle imprese (private, pubbliche, individuali, cooperative, consortili, organizzazioni non profit) che producono beni o erogano servizi. La partecipazione è gratuita ed è aperta anche alle amministrazioni pubbliche, alle istituzioni scientifiche, agli istituti universitari, ai liberi professionisti e alle associazioni di cittadini.
La valutazione complessiva per tutte le innovazioni sottoposte avverrà in base ai seguenti criteri:
- la riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti;
- l’efficienza nell’uso delle risorse in tutte le fasi del progetto;
- la diminuzione di consumo di risorse non rinnovabili (materiali ed energetiche) e la riduzione di inquinamento e di rifiuti prodotti (in quantità e pericolosità), nell’intero ciclo di vita;
- l’uso di risorse rinnovabili, la valorizzazione o la rigenerazione di risorse locali, il miglior utilizzo di infrastrutture esistenti (con particolare riferimento al trasporto);
- il potenziale impatto dell’innovazione sul sistema produttivo o sui consumi in generale, tenendo conto della situazione di partenza e dell’efficienza relativa rispetto ad attività simili;
- la capacità di coinvolgere nella propria innovazione attori sociali diversi (fornitori, produttori, istituzioni, associazioni, consumatori), cambiando le modalità di consumo;
- la capacità di valorizzare i fattori specifici di innovazione, tenendo conto del contesto e delle fragilità territoriali;
- lo sforzo fatto per migliorare l’informazione relativa alle proprie prestazioni sociali e ambientali, in maniera oggettiva, chiara e trasparente. Verrà inoltre apprezzato il carattere non episodico di tale comunicazione;
- costituirà titolo preferenziale il ricorso a forme di certificazione volontaria (serie ISO 14000, ISO 50001 EMAS, certificazioni energetico ambientali di edifici – LEED, BREEAM, CasaClima, Itaca-, etichette ambientali di prodotto, SA8000, produzione e acquisto di energia verde, certificazione biologica, certificati verdi per la produzione di energia rinnovabile) o forme di gestione controllata in base a parametri ambientali e/o sociali (bilancio ambientale e/o di sostenibilità);
- costituirà elemento importante di valutazione lo stato di avanzamento dell’innovazione proposta: se già allo stato di offerta commerciale (attuale o prossima), di prototipo industriale in fase di test o di brevetto;
- saranno valutate favorevolmente le innovazioni presentate da enti ed organizzazioni che si siano particolarmente distinte nella difesa della legalità.
- la capacità di coniugare eco-innovazione e innovazione sociale.
Per altre info e per partecipare (la scadenza è il prossimo 2 marzo) CLICCA QUI.