Smog, Legambiente scrive a Valmaggia: “Disponibili a collaborare per un nuovo e ambizioso piano antismog”
Con una lettera all’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte l'associazione ambientalista si mette a disposizione per la revisione del Piano regionale di risanamento della qualità dell'aria vecchio di 14 anni: "Il nuovo Piano non si limiti a perseguire gli obblighi di legge ma sia l'occasione per segnare davvero un cambio di passo sulle politiche legate alla qualità dell'aria"
21 January, 2015
“Gentile Assessore, leggiamo con piacere della Sua volontà di procedere con la revisione del Piano regionale di risanamento della qualità dell'aria. Un impegno importante e doveroso vista la pessima qualità dell'aria che i cittadini piemontesi respirano”. Si apre così la lettera di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta all’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Alberto Valmaggia che nei giorni scorsi ha annunciato di voler procedere alla revisione integrale del Piano.
L’associazione ambientalista, da sempre impegnata nella lotta allo smog, tornerà nelle prossime settimane nelle piazze con la campagna “Mal'aria”, per presentare alcuni dossier di approfondimento e per informare i cittadini sullo stato in cui versa l'aria che respirano e cosa possono fare tutti, nel loro piccolo, per diminuire lo smog in atmosfera.
“Se è vero che da diversi anni a questa parte la curva degli inquinanti nell’aria è decrescente –si legge nella lettera- è pur vero che siamo purtroppo ancora lontani dal rispettare la normativa UE sulla qualità dell’aria, con le conseguenti e risapute conseguenze sulla salute dei cittadini. In diverse centraline di monitoraggio Arpa i giorni di superamento per il PM10 sono ancora il doppio di quelli consentiti, mentre in alcune si continuano a superare anche i valori medi dettati dalla direttiva. Oltre i limiti sono spesso anche i livelli di biossido di azoto e ozono. A fronte di questi preoccupanti dati dobbiamo purtroppo registrare una stasi pressoché totale delle politiche urbane, così come di quelle regionali. Lei stesso ha fatto notare che l'attuale Piano di risanamento della qualità dell'aria è vecchio di ben 14 anni! Siamo ben felici quindi che la Regione Piemonte intenda tornare a svolgere il ruolo pianificatorio che le compete, dando precise e ambiziose indicazioni per imboccare la via giusta nel lavoro di risanamento dell'aria. Un lavoro quantomai urgente e importante”.
Nel mettersi a disposizione dell’assessorato per la revisione del Piano, Legambiente si augura che questo “non si limiti a perseguire gli obblighi di legge ma possa essere l'occasione per segnare davvero un cambio di passo sulle politiche legate alla qualità dell'aria. Ad esempio è urgente dare soluzioni concrete ai cittadini per abbandonare o ridurre drasticamente l'uso dell'auto di proprietà, ancora la principale responsabile delle concentrazioni di inquinanti nell’aria, affiancando a nuovi PUT e PUMS urbani un aumento delle risorse regionali per il trasporto pubblico e per interventi di moderazione del traffico. Così come sarà necessaria una spinta alla rigenerazione urbana che faccia dell'efficienza energetica e della riqualificazione degli edifici la chiave di volta per il rilancio dei centri urbani”.