Fassino piace ai tassisti ma lo stop anti Uber resta
Il primo cittadino ha assicurato interventi sul governo da La Repubblica del 10.02.2015
10 February, 2015
di Gabriele Guccione
SCIOPERO confermato.
Contro l’avanzata di “Uber” i tassisti torinesi tireranno il freno a mano per 24 ore martedì prossimo. Non li ha fatti desistere nemmeno l’incontro con il sindaco Piero Fassino, ieri pomeriggio a Palazzo civico. Dal primo cittadino avrebbero voluto un’ordinanza che vietasse il nuovo servizio di “condivisione” (a pagamento, e per questo considerato abusivo) delle auto private. Ma il sindaco non li ha potuti accontentare. «Un’ordinanza sarebbe superflua, Uber è già illegale secondo la legge del 1992 che regola il trasporto pubblico», ha detto Fassino ai conducenti delle auto bianche. Ai quali, come aveva ricordato poche ore prima in Sala Rossa l’assessore alla Polizia municipale, Giuliana Tedesco, ha confermato che il Comune è impegnato a sanzionare chi viene sorpreso a trasportare persone senza licenza.
Il fatto è che in assenza di una condotta certa stabilita a livello nazionale non è facile capire come affrontare il problema. «Il tema è nazionale — ha chiarito il sindaco, che è anche presidente dell’associazione dei comuni italiani — Chiederò un incontro al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, per capire che cosa intenda fare, in modo che ci sia una linea di condotta omogenea». Finora ai cosiddetti «driver» incappati nella rete dei vigili urbani è stata sequestrata l’auto. Ma il Comune, prima di procedere oltre — per esempio contro gli “autisti fai da te” beccati venerdì scorso fuori dal circolo-discoteca Esperia su segnalazione della consigliera comunale Paola Ambrogio (Fdi) — aspetta di capire se anche i magistrati gli daranno ragione. «A marzo il giudice di pace si pronuncerà sui sequestri fatti sinora», ha annunciato l’assessore Tedesco. La linea da tenere non è univoca, in assenza di disposizioni nazionali: «Non si può lasciare ai singoli comuni la decisione di combattere Uber», ha precisato l’assessore. Per la terza volta il Consiglio comunale si è occupato ieri della faccenda, durante due question- time chiesti dal leghista Fabrizio Ricca e dal capogruppo di Fdi, Maurizio Marrone. Al termine della seduta è stato anche approvato un ordine del giorno, presentato dalla consigliera Ambrogio e firmato da tutti i capigruppo, per chiedere al governo di fare chiarezza sulla contesa.