Fiumicino: altro furto, altro sversamento di gasolio
Ancora furti ai danni degli oleodotti di Fiumicino. Non si arresta la "ecobanda" responsabile di numerosi furti di gasolio che si concludo sempre, inesorabilmente, con uno sversamento di 6000 litri gasolio nelle acque dei canali
12 February, 2015
Potrebbe sembrare una barzelletta, ma da ridere c'è ben poco. Nella scorsa notte ancora un tentativo di furto, ancora uno sversamento di carburante nel comune di Fiumicino. Una situazione che sta diventando cronica e a cui pare non si riesca a porre un freno. I ladri hanno attaccato un condotto in viale lago di Traiano, la stessa via dove si era verificato l'ultimo furto, sebbene l'oleodotto sia stato rapidamente chiuso, sarebbero stati versati ben 6000 litri di carburante.
"Dopo un lavoro notturno di circa tre ore - dichiara l'assessore Cini - l'area è stata messa in sicurezza: è stato immediatamente chiuso il flusso di carburante che collegava con le navi al largo, sono state posizionate delle panne galleggianti oleoassorbenti e con un mezzo è stato aspirato il carburante riversatosi nel canale. Abbiamo subito allertato tutte le autorità competenti e gli enti preposti, compresi Eni, Raffineria di Roma e Seram. In queste ore siamo sul posto sul
posto per seguire da vicino le operazioni di bonifica".
Il tutto accade a due giorni dal rinvio della conferenza dei servizi dello stesso comune dove Eni e istituzioni avrebbero dovuto decidere in merito alla bonifica delle 30 tonnellate di gasolio sversate dopo un furto lo scorso novembre.
“È evidente che c’è un problema di bande organizzate, di vampiri di carburante che cercano di fare cassa e vagano indisturbati. - dichiara Esterino Montino Sindaco di Fiumicino - Individui che non si riesce a identificare e bloccare. Sia l’Eni che la Raffineria di Roma, devono garantire le condizioni per evitare un disastro ecologico."
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