Sacchetti di plastica non a norma, sequestrate a Milano 1.000 tonnellate
Attività con un giro d’affari da 15 milioni di euro. Due indagati, sanzione per 50 mila euro e spese di smaltimento - dal sito web del Comune di Milano
04 March, 2015
L’Unità Antiabusivismo della Polizia locale – coordinata dal Comandante Tullio Mastrangelo – ha sequestrato questa mattina 1.000 tonnellate di sacchetti di plastica non a norma, circa 100 milioni di pezzi di vario formato, importati e distribuiti illegalmente da una società con sede a Milano in via G.B. Niccolini 20 - la Fenice Srl - che ha rapporti commerciali in tutta Italia. Il giro d’affari della merce sequestrata, non dichiarata all’Agenzia delle Entrate e all’Agenzia delle Dogane, è di circa 15 milioni di euro.
Le indagini sono partite dopo alcuni controlli effettuati nei mercati rionali per verificare l’applicazione della normativa vigente che prevede l’utilizzo di sacchetti biodegradabili e compostabili per la merce acquistata. Le sanzioni a carico dell’esercente che utilizza i vecchi sacchetti di plastica non ecologici, vanno da 2.500 a 25.000 euro e possono essere quadruplicate se la violazione riguarda quantità ingenti di sacchi di plastica.
Gli agenti, dopo aver riscontrato alcune irregolarità a carico di venditori abusivi, sono risaliti alla società di via Niccolini che in alcuni magazzini in via Carlo Farini, via Giusti e via Braccio da Montone in zona Chinatown, e in un magazzino ad Assago, in circa 3.000 mq complessivi, aveva stoccato 100 milioni di sacchetti di plastica, da quelli usati comunemente per la spesa a quelli di formato più grande, importati illegalmente dalla Cina e privi di marchiatura e certificazione conforme alla normativa vigente che prevede, tra l’altro, che il materiale di produzione non sia nocivo alla salute e sia biodegradabile e compostabile.
Due cittadine di nazionalità cinese – L.H. nata nel 1974 e Z.W. di 45 anni -sono state sanzionate per un ammontare complessivo di 50 mila euro e denunciate all’Autorità Giudiziaria per distribuzione e vendita di prodotti mendaci, vendita di merce contraffatta e ricettazione. Inoltre, a loro carico, le spese di smaltimento dei sacchetti sequestrati.
L’operazione della Polizia locale di Milano, che per importanza è tra le prime effettuate in Italia, ha evitato l’utilizzo di oltre 1.000 tonnellate di plastica tossica e non degradabile evitando gravi conseguenze sull’ambiente. Sono ancora in corso le indagini per risalire alla ditta produttrice e a eventuali altri responsabili.
“Un’operazione investigativa e un sequestro innovativo per la tipologia di merce – dichiara il comandante della Polizia locale Tullio Mastrangelo – siamo partiti dai consueti controlli fra i banchi dei mercati rionali e abbiamo notato che i sacchetti di plastica usati erano spesso fuori norma. Da qui siamo arrivati ai magazzini e a quantitativi spaventosi. Se questi sacchetti fossero stati immessi nell’ambiente l’impatto sarebbe stato notevole”.
(Foto di Polizia Locale Milano)