Maxi sequestro a Milano di sacchetti in plastica illegali: le foto e i video dell'operazione
Ha fatto scalpore il sequestro, nel capoluogo lombardo, di 1000 tonnellate di sacchetti d’asporto in plastica illegali. La Polizia Locale ha reso pubbliche le foto e i video dell'operazione: “Abbiamo seguito soprattutto i venditori abusivi nei mercati e il filone della merce contraffatta”
06 March, 2015
Sono numeri enormi quelli del maxi sequestro operato il 5 marzo dall'Unità Antiabusivismo della Polizia Locale a Milano. 1.000 tonnellate di sacchetti di plastica illegali, ossia 100 milioni di pezzi di sacchetti d’asporto di vario formato, che su un calcolo medio di costo di 15 cent l’uno rappresentano un giro d'affari di 15 milioni di euro.
Nel video e nelle foto (vedi sotto) diffusi dalla Polizia Locale si può avere un'idea del volume della merce contraffatta e dalla varia tipologia, di formato e materiale, dei sacchetti sequestrati.
Qual è stato il tipo di indagini che ha permesso di arrivare ad un’operazione così clamorosa? “Rientra in quello del sequestro di altra merce contraffatta", ci confermano dall’Ufficio Stampa della Polizia Locale di Milano”.
La Polizia Locale è partita infatti dai venditori abusivi dei mercati rionali che spacciano molti altri tipi di merce contraffatta (come certi giocattoli in plastica, sempre di produzione cinese), e per farlo utilizzano anche sacchetti illegali. Quindi un giro di merce contraffatta, venduta in nero, con relativa evasione fiscale, che questa volta ha coinvolto anche i sacchetti in cui gli abusivi trasportano e vendono la merce.
Sacchetti che pertanto non solo non sono a norma per la legge italiana in materia di plastica, ma entrano illegalmente in Italia, non dichiarati all’Agenzia delle Entrate e all’Agenzia delle Dogane, senza pagare tasse e dazi doganali.
"Il salto di qualità di queste indagini - spiegano alla Polizia Locale - è di non colpire solo il piccolo utilizzatore di sacchetti illegali ma, attraverso osservazioni, pedinamenti e addirittura intercettazioni, arrivare almeno ai grossisti che stoccano enormi quantitativi di merce". “Ricostruire la filiera”, insomma, e colpire i grossi distributori e i loro magazzini (come quello di Assago), che poi vendono i sacchetti ai piccoli commercianti, in questo caso soprattutto abusivi. Naturalmente potrà esserci anche un ulteriore sviluppo delle indagini, quello di arrivare ai produttori cinesi all’estero.
Che tipo di sacchetti sono stati sequestrati? Di ogni tipo, da quelli usati comunemente per la spesa a quelli di formato più grande, tutti importati illegalmente dalla Cina e privi di marchiatura e certificazione conforme alla normativa vigente che prevede, tra l’altro, che il materiale di produzione non sia nocivo alla salute e sia biodegradabile e compostabile.
Le sanzioni prevedono anche il costo dello smaltimento per gli indagati. Come questo si dovrà fare però, dipenderà anche da altri organismi, come l’ASL, che dovrà certificare la nocività della plastica utilizzata, oltre alla non conformità di legge. Se risulterà anche che il tipo di plastica è nocivo per la salute, scattetanno altre sanzioni, questa volta penali. Accertato il tipo di materiale, si deciderà come queste 1000 tonnellate di materiale potranno essere smaltite correttamente.
La galleria fotografica della Polizia Locale sui sacchetti sequestrati