Tassa sui bus turistici, sos all’assessore “Fatela slittare o venerdì sarà il caos”
Venerdì scatta la Ztl bus turistici: zona offlimits per tutti gli autobus non di linea a meno che le aziende non versino un obolo nelle casse del Comune da La Repubblica del 11.03.2015
11 March, 2015
di Diego Longhin e Gabriele Guccione
La pezza rischia di essere peggio del buco. Venerdì scatta la Ztl bus turistici: zona offlimits per tutti gli autobus non di linea a meno che le aziende non versino un obolo nelle casse del Comune. 50 euro a mezzo al giorno (30 per quelli successivi se consecutivi) oppure 500 euro a pullman per tutto l’anno. Le associazioni di categoria che rappresentano le aziende di trasporto, già sul piede di guerra, avevano chiesto al Comune di prevedere la rateizzare le somme e di creare check-point in città dove pagare all’ultimo la “tassa”.
Richieste che sono state inserite in una delibera, firmata dall’assessore ai Trasporti Claudio Lubatti, approvata ieri. «È in corso di valutazione il pagamento a rate dell’abbonamento annuale», si legge. E si parla di valutazione «di altre aree di sosta e di due punti di accoglienza» per pagare l’ecopass. «Una vittoria a metà — dice Ivan Gallino di Federnoleggio — siamo soddisfatti che il Comune abbia l’intenzione di farlo, peccato che a due giorni dall’entrata in vigore della Ztl non ci dica come farlo. Speriamo che faccia in fretta. Sarebbe meglio una moratoria, anche solo di una settimana, per partire, senza incomprensioni. Il Comune si attrezzi, attivi la possibilità di fare i bonifici, noi pure. Così siamo tutti in regola».
Il nuovo balzello non piace alle categorie che vivono sul turismo. Come ad Alessandro Comoletti, presidente di Federalberghi, che ieri al Teatro Regio ha espresso tutto il suo disappunto a Lubatti. «Siamo contrari alla tassa di 50 euro sui bus in ingresso diretti agli alberghi, c’è già la tassa di soggiorno, non è giusto che alla fine paghi di più soltanto chi dorme - sottolinea Comoletti - una tassa sui bus ci potrebbe anche stare in linea di principio, ma non a chi paga già la tassa di soggiorno, cresciuta di 50 centesimi a ottobre in previsione dell’aumento di flusso turistico». E poi c’è il costo dello stallo sotto gli hotel, spesa che viene girata sul prezzo delle camere indirettamente: «Alla fine chi arriva in pullman è tassato tre volte», dice Comoletti. «Noi dobbiamo attrarli i turisti, non contingentarli - aggiunge - va bene recuperare risorse per i servizi extra, ma bisognerebbe farlo rivedendo il sistema, facendo contribuire musei, ristoranti, bar e altre categorie. Così sarebbe uniforme e impercettibile ».