Crociata antimulte per sosta vietata nella Ztl ambientale
Cambiate i cartelli Davide Balena all’attacco «I cartelli possono indurre in errore gli automobilisti: devono essere modificati» - da La Stampa del 18.03.2015
17 March, 2015
di Federico Callegaro
Il nome parrebbe tanto eloquente da tirare in inganno gli automobilisti. La Ztl ambientale, infatti, nascerebbe proprio per limitare l’impatto sull’ambiente da parte dei gas di scarico dei veicoli che percorrono il centro cittadino. Il problema che sembra aver coinvolto molti automobilisti, però, è che la limitazione non si estende al solo transito negli orari previsti ma comprende anche la sosta delle macchine. Anche se spente e quindi, di fatto, a emissione zero. In molti, dopo essere entrati nella zona interdetta durante un orario consentito e aver lasciato il veicolo parcheggiato mentre erano a lavoro, si sono trovati una multa per aver sostato nella zona in un orario in cui la Ztl ambientale era attiva.
A sollevare il problema ci ha pensato Davide Balena, consigliere della Circoscrizione 1 che negli ultimi tempi ha visto sempre più cittadini rivolgersi a lui per contestare le contravvenzioni ricevute. «Arrivano da cittadini che,dopo aver parcheggiato e pagato la sosta nelle strisce blu, si sono ritrovati con un verbale sul parabrezza – racconta il consigliere – E questo perchè anche se ferma l’auto non autorizzata non può restare nella Ztl ambientale durante l’orario di divieto. Una follia». Per Balena, adesso, l’unico modo di aiutare i multati, è di sostituire la cartellonistica della Ztl ambientale, in cui si fa riferimento al solo transito e non alla sosta. «Ma siamo pronti - spiega - anche a dare uan mano a chi intende presentare ricorso. Così com’è stato concepito il divieto non ha senso». E al centro del ragionamento c’è il «danno ambientale» provocato da una automobile ferma: «Non capiamo quale danno possano provocare».