"Sacchetti corretti", caccia milanese agli shopper finti compostabili | il Videoservizio di ECO
"Sacchetti corretti", caccia milanese ai finti compostabili. Il 24 marzo abbiamo girato Milano per verificare l'uso dei corretti sacchetti in bioplastica compostabile per uso alimentare | Video di Adele Grossi
01 April, 2015
"Sacchetti corretti", la caccia milanese di Eco dalle Città ai finti shopper compostabili. Il 24 marzo abbiamo girato un po' per Milano - zona Loreto, Lima, Centrale, Buenos Aires - per verificare l'uso dei corretti sacchetti per uso alimentare in bioplastica, biodegradabile e compostabile. L'intenzione era anche quella di verificare se i soggetti più pizzicati dalla recente indagine nazionale di Legambiente sulla grande distribuzione, pubblicata da La Nuova Ecologia, fossero non in regola anche a Milano.
L'indagine nazionale di Legambiente del 15 gennaio scorso, infatti, su 37 buste per la spesa prelevate presso diversi punti vendita della grande distribuzione, in sette regioni d'Italia, ne aveva rilevate ben 20 non conformi alla legge che vieta gli shopper usa e getta non compostabili. Questa la classifica di Legambiente dei soggetti non ancora ottemperanti: Sigma (5 sacchetti non conformi), A&O (3), Crai, Eurospin e Sisa (2), Conad, Despar/Eurospar, Eurocisette, Imagross, M.A. Supermercati/Gros, Maxisidis/Intersidis. Tuttavia Legambiente ci aveva spiegato che non tutti i punti vendita di una singola catena hanno lo stesso distributore di sacchetti, quindi un marchio poteva essere in regola in una regione e non in un'altra.
Eco dalle Città ha fatto così una verifica a Milano su alcuni punti vendita della catena Sigma, quella al top dei "non conformi", catena presente in città con il marchio SIGMA OK, che possiede a Milano una ventina di punti vendita, spesso grossi alimentari o ex-drogherie che sono diventati affiliati di Sigma.
I negozi SIGMA OK che abbiamo verificato noi, nella zona Piola - Lima - Stazione Centrale, sono però risultati regolari: tutti distribuiscono sacchetti in bio-plastica, biodegradabili e compostabili, che riportano correttamente i marchi della normativa di riferimento - UNI EN 13432:2002 - e di uno dei principali enti certificatori. Riscontro positivo anche su due grossi alimentari indipendenti della stessa zona, una macelleria-gastronomia e una panetteria- pastcicceria. Insomma, sul sacchetto usa e getta per uso alimentare, la grande distribuzione e i grossi negozi a Milano sembrano adeguarsi.
Diverso il discorso sui sacchetti in plastica per uso alimentare ma non usa e getta, quindi riutilizzabili, e quelli per uso non alimentare. Qui la situazione è anche più complicata da controllare, perché i sacchetti possono per legge essere ancora in plastica tradizionale, ma con precisi requisiti di utilizzo e spessore della plastica:
- 200 micron (0,2 mm) per i sacchi con maniglia esterna destinati all'uso alimentare;
- 100 micron (0,1 mm) per i sacchi con maniglia esterna non destinati all'uso alimentare;
- per i sacchi cosiddetti a fagiolo, cioè senza manici esterni, 100 micron se destinati all'uso alimentare, 60 micron se non destinati all'uso alimentare.
E come si vede dal nostro videoservizio, girando per boutiques e catene di abbigliamento, c'è ancora confusione tra i cittadini su quali siano i sacchetti corretti e quelli che abbiamo controllato spesso non portano diciture chiare ed univoche.