"In viale Tunisia una pista ciclabile che avanza 5 metri al giorno". L'intervento di Ciclobby sul cantiere infinito
Il mistero della ciclabile di viale Tunisia, pronta da settimane ma sempre bloccata dalle transenne. Così si scontentano tutti, residenti e ciclisti. L'intervento del presidente di Ciclobby - da REPUBBLICA MILANO del 19.04.2015
20 April, 2015
Sulla pista ciclabile di viale Tunisia, noi di Ciclobby non abbiamo mai condiviso le pretestuose polemiche di alcuni commercianti, automobilisti e rappresentanti di partito, e lo abbiamo sempre dichiarato, anche per evitare rischi di confusione o strumentalizzazioni: la libertà di opinione non può esistere senza responsabilità. Continuiamo a ritenere che le piste ciclabili non siano la panacea per incentivare la ciclabilità in sicurezza.
Questo procedere a spizzichi e bocconi, se da un lato rende difficile una lettura d’insieme degli interventi dall’altro offre una scarsa utilità concreta ai molti utenti quotidiani della bici, più o meno esperti. Ribadiamo con forza l’esigenza di cambiare passo, svincolandosi dall’idea di una rete infrastrutturata, da riservare ai soli casi in cui appaia effetti-vamente necessaria, previa valutazione costi/benefici, per la realizzazione del “telaio portante” della ciclabilità, tenendo altresì conto della velocità di realizzazione attuale, largamente inefficace a rispondere al fabbisogno urgente di ciclabilità sicura, diffusa e in tempi brevi. In questo senso, un deciso investimento relativo alla messa in sicurezza delle strade, al controllo costante delle infrazioni, alla realizzazione di isole ambientali, Zone 30 e moderazione del traffico si tradurrebbe in un moltiplicatore di vantaggi, con miglioramenti qualitativi diffusi a favore non solo della ciclabilità, ma anche della pedonalità e della vivibilità dei quartieri.
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