Carta di Milano, abbattimento delle emissioni di CO2 tra gli obiettivi
Valentini, membro dell'IPCC: "I mutamenti climatici sono uno degli aspetti della Carta di Milano. Se si dimezzasse lo spreco alimentare, si otterrebbe un taglio di emissioni inquinanti pari a 250 milioni di tonnellate di CO2"
27 April, 2015
“Un ulteriore aumento della temperatura di 3 gradi centigradi farebbe scomparire un'isola come la Groenlandia. Un aumento che – se le cose restano come stanno, ossia se la temperatura media globale dovesse continuare a crescere come ha fatto finora – potrebbe verificarsi attorno al 2060".
A dichiararlo è Riccardo Valentini, membro dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) Premio Nobel per la Pace 2007.
“In Europa – prosegue Valentini – se si seguissero le indicazioni della Carta di Milano e si dimezzasse lo spreco alimentare, si otterrebbe un taglio di emissioni inquinanti pari a 250 milioni di tonnellate di CO2. Inoltre un altro 3% di riduzione delle emissioni di anidride carbonica si avrebbe se si aumentasse del 10% la superficie verde dell'Unione europea". Con la Carta di Milano, che costituirà l’eredità mondiale di Expo 2015 e impegnerà i cittadini, le istituzioni e le associazioni sui temi che ruotano attorno all'alimentazione, l'attenzione è posta, infatti, anche al tema dei cambiamenti climatici.
Tra gli obiettivi della Carta c'è anche l’“abbattimento
del 50% entro il 2020 dell’impressionante cifra di 1,3 miliardi di
tonnellate di cibo sprecato nel mondo. Il tutto – prosegue
Valentini – attraverso campagne mirate ad accrescere la
consapevolezza del fenomeno e accordi di lungo termine che
coinvolgano l’intera catena alimentare a partire dalla filiera
agricola.
(Foto Italiaambiente.it)