Consumi di energia elettrica in Italia: +0,3% ad aprile e stabili nel primo quadrimestre
Dopo febbraio e marzo, anche ad aprile è proseguito il trend positivo: secondo dati Terna il fabbisogno di elettricità è stato di 24,1 miliardi di kWh, in crescita dello 0,3% rispetto al corrispondente mese del 2014
14 May, 2015
Terzo mese consecutivo con segno più per la domanda di energia elettrica in Italia. Dopo febbraio e marzo, anche nel mese scorso è proseguito il trend positivo dei consumi: ad aprile, infatti, il fabbisogno di elettricità è stato di 24,1 miliardi di kWh, in crescita dello 0,3% rispetto al corrispondente mese del 2014.
La variazione della domanda di energia elettrica di aprile risulta -1,4% se depurata dall’effetto congiunto di calendario e temperatura. Rispetto ad aprile 2014, infatti, si è avuto un giorno lavorativo in più (21 vs 20) e una temperatura media mensile inferiore di circa un grado centigrado.
Nel primo quadrimestre del 2015, la domanda di energia elettrica si è attestata sui medesimi livelli rispetto ai volumi del corrispondente periodo dell’anno scorso, anche a parità di calendario. I 24,1 miliardi di kWh richiesti nel mese di aprile 2015 sono distribuiti per il 46,1% al Nord, per il 29,6% al Centro e per il 24,3% al Sud. A livello territoriale, la variazione tendenziale di aprile 2015 è risultata negativa al Nord (-0,3%) e positiva al Centro (+0,9%) e al Sud (+0,9%).
Nel mese di aprile 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 85,4% con produzione nazionale e per la quota restante (14,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,7 miliardi di kWh) è diminuita del 3,1% rispetto ad aprile 2014. Sono in crescita le fonti di produzione termica (+4,3%), geotermica (+7,1%) e fotovoltaica (+20,8%). Sono in calo le fonti idroelettrica (-31,2%) ed eolica (-0,3%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di aprile 2015 rispetto al mese precedente è stata pari a -0,2%. Il profilo del trend è debolmente negativo.