Roma, incendio TMB Salaria: la parola a Legambiente e all’assessore Marino
Un incendio ha colpito martedì 2 giugno l’impianto per il trattamento dei rifiuti di Villa Spada a Roma. Per l’assessore Marino non ci saranno rallentamenti e l’impianto chiuderà quest'anno
03 June, 2015
Si è sviluppato ieri mattina, martedì 2 giugno, un brutto incendio nell’impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti di Villa Spada a Roma. Secondo l’Ama non ci sono stati danni strutturali, ma il fumo nero si è levato alto e tanta è stata la paura dei residenti di respirare veleni.
Dopo l’emergenza ora sorgono i dubbi sulla possibilità che possano verificarsi rallentamenti nello smaltimento dei rifiuti e che il quadrante nord della città veda i cassonetti circondati da accumuli di buste. "Le priorità in questo momento sono la verifica effettiva dei danni e delle cause, grazie anche al lavoro dei vigili del fuoco, e l'impegno per assicurare la continuità del servizio da parte di AMA, nella massima sicurezza per addetti e cittadini”, ha dichiarato Estella Marino, assessore all’ambiente di Roma Capitale tornata anche sulla questione della chiusura dell’impianto stesso. "L'incendio di oggi [ieri, ndr] non pone in discussione l'impegno dell'amministrazione di interrompere le lavorazioni del TMB Salario a dicembre 2015 come programmato".
E sulla chiusura spinge anche Legambiente convinta che i TMB siano ormai impianti superati a causa dei terribili miasmi che diffondono nell’ambiente circostante.
"Gli impianti di trattamento meccanico biologico, su tutti quello Salario, vanno superati per i gravi problemi di miasmi che producono normalmente, e per evitare che un incendio possa mettere a repentaglio la salute di migliaia di romani", ha dichiarato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. "In questi giorni i cittadini dovranno respirare ancora veleni nell'aria a Roma Nord e potrebbero rivedere cumuli di rifiuti in strada a causa proprio di una eventuale interruzione del servizio a Villa Spada. "
"L'Ama faccia in fretta a mettere in azione un piano emergenziale per i rifiuti stradali evitando che quadranti interi della città siano sommersi da immondizia nei prossimi giorni, - conclude Scacchi - contemporaneamente sia conclusa la diffusione in tutta Roma del porta a porta e dalla Regione si arrivi presto a definire il nuovo piano rifiuti che parli di impianti di riciclo, luoghi del riuso, riduzione della produzione dei rifiuti e recuperi delle materie".
(foto da Facebook - Gruppo "Comitato di Quartiere Serpentara")