Emilia Romagna, in arrivo la tariffazione puntuale e premi per i Comuni virtuosi
La Giunta regionale dell'Emilia Romagna ha approvato il nuovo progetto di legge sui rifiuti urbani. Tra le novità, l'introduzione della tariffa puntuale e incentivi ai Comuni virtuosi
10 July, 2015
Una nuova
visione nella gestione dei rifiuti per
promuovere il riciclaggio e la prevenzione e
per consegnare alle generazioni future un territorio più pulito,
sano e stabile dal punto di vista economico. Uno strumento operativo
per arrivare entro cinque anni, come stabilito,
anche tramite tariffazione puntuale e incentivi
ai Comuni virtuosi, agli obiettivi prefissati di una raccolta
differenziata al 73%, alla riduzione del 25% della
produzione pro-capite dei rifiuti urbani, al riciclaggio al 70%, al
contenimento delle discariche, autosufficienza regionale.
La
Giunta dell'Emilia-Romagna, dopo il Piano regionale, entra così nel
vivo della nuova gestione dei rifiuti approvando un progetto
di legge con cui si segna un'ulteriore importante tappa del
percorso svolto in questi ultimi anni, che ha portato come risultato
finale a un progetto coerente con gli obiettivi comunitari. Anche
grazie a tale legge, costruita con un ruolo determinante della
società regionale e di 60 Consigli comunali, la Regione vuole
transitare da un modello economico lineare basato sullo
sfruttamento delle risorse naturali, senza alcuna prospettiva legata
al riuso o a ripristino delle stesse, a una “economia
circolare” in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui
le materie vengono costantemente riutilizzate. Economia circolare
significa inoltre bloccare le risorse sul territorio a favore
dell’occupazione, dello sviluppo economico e della sostenibilità
locale.
E per far ciò individua strumenti quali
la tariffazione puntuale, attraverso cui si paga per quanto si
conferisce, e mette in campo incentivi rivolti ai Comuni che inviano
meno rifiuti allo smaltimento. Il passaggio ad un’economia
circolare è al centro dell’agenda per l’efficienza delle risorse
stabilita nell’ambito della “strategia Europa 2020 per una
crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.
Gli obiettivi, segnati dal Piano regionale per i Rifiuti e perseguiti con gli strumenti della nuova legge, sono quindi da individuare in tre filoni di intervento: prevenzione, recupero di materia, recupero energetico e smaltimento. In particolare la Regione individua nel riciclaggio la forma di gestione dei rifiuti prioritaria rispetto alle altre forme di recupero e punta a massimizzarne la valorizzazione, anche economica.
Il progetto di legge regionale è stato presentato a Bologna, nella sede della Regione, dal presidente Stefano Bonaccini e dall'assessore all'Ambiente, Paola Gazzolo.
Gli strumenti
Un
importante strumento per raggiungere gli obiettivi di riduzione della
produzione di rifiuti e di riciclaggio è la tariffazione
puntuale, ovvero sistemi attraverso i quali si paga per quanto si
conferisce. Tariffa puntuale significa equità contributiva,
in quanto si pagherà in relazione all’effettivo servizio erogato e
non in base ai metri quadri o al numero dei componenti della
famiglia, e responsabilizzazione dei cittadini attraverso
l’applicazione del principio "chi inquina paga". Il
Progetto di legge rinvia a specifiche linee guida che dovranno essere
adottate da parte dell'Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i
servizi idrici e rifiuti (Atersir) , al fine dell'applicazione della
tariffazione puntuale nel territorio regionale, con priorità per le
utenze non domestiche.
Il
progetto di legge premia l'efficienza e disincentivi
all'uso delle discariche. Inoltre prevede la costituzione presso
l'Atersir di un fondo a sostegno delle gestioni meritorie,
relativamente agli utenti dei comuni che abbiano raggiunto una
determinata quantità pro capite di produzione di rifiuto urbano non
inviato a riciclaggio, e a sostegno della trasformazione del servizio
con modelli innovativi di raccolta tesi a incrementare i rifiuti da
destinare a riciclaggio nonché per la realizzazione dei centri
comunali per il riuso.
Uno dei criteri di
efficienza, in base al quale valutare i vari sistemi di
gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a
riciclaggio. Di fatto sono virtuosi il cittadino e il Comune che
invia complessivamente meno rifiuti a smaltimento. Questo parametro
viene assunto come riferimento per la ripartizione del fondo
incentivante previsto nel progetto di legge.
La Legge, inoltre,
disincentiva l’uso della discarica e l’incenerimento senza
recupero di energia. Sono quindi rivisti in aumento gli importi
dell’ecotassa per lo smaltimento. La revisione sarà graduale, con
un primo step al 2016 e uno successivo al 2020.
L'assessore all'Ambiente, Paola
Gazzolo ha
illustrati i dettagli, ponendo in evidenza gli obiettivi anche in
relazione alle più avanzate esperienze europee, “tra le quali si
colloca quella dell'Emilia-Romagna” e a quanto previsto dal Piano
regionale dei Rifiuti varato dalla precedente Giunta lo scorso anno,
“il cui iter si sta avviando alla fase finale prima di un ulteriore
vaglio che avverrà in autunno”.
Il presidente
Bonaccini ha
quindi sottolineato “la velocità di un progetto normativo che si
sarebbe potuto licenziare in Assemblea legislativa già entro
l'estate, e che contiamo venga adottato subito dopo con il massimo
della condivisione. Siamo una regione – ha aggiunto – che, come
testimoniano le cifre, sta andando verso il superamento delle
discariche: credo inoltre che possiamo farcela anche a giungere nel
futuro alla dismissione di qualche inceneritore, grazie a quanto
vogliamo raggiungere in termini di raccolta differenziata,
riciclaggio, produzione pro capite”. “Non dimentichiamo - ha
concluso il presidente - che questa regione non è mai andata in
emergenza nella gestione dei rifiuti, grazie a scelte compiute nel
passato, e che l'autosufficienza, come ribadisce il progetto di legge
che presentiamo, è un elemento che vogliamo continuare a garantire
anche per il futuro”.
Leggi qui il report rifiuti urbani in Emilia Romagna