Botellon poco Reciclon. Difficoltà e necessità di una "pulizia differenziata"
"La sporcizia che rimane a terra, in un evento del genere, è composta esclusivamente da imballaggi di bevande, bicchieri e sacchetti di plastica. Tutte cose che possono, anzi devono essere riciclate : ma solo se preventivamente differenziate." Paolo Hutter per Repubblica Torino ( 19 luglio) ed Eco dalle Città
18 July, 2015
Per chi organizza e vive questi eventi la differenza tra pulire e differenziare è invece minima. Si tratta solo di prendere coscienza che ahimè gli appelli non bastano e che solo una squadretta operativa ben motivata può ottenere risultati. Gli alpini, gli unici che riescono a lasciare pulito il terreno e differenziati i rifiuti dopo raduni massicci e alcolici, fanno così: squadre di volontari che girano con sacchetti e pale persino durante la festa. Qui si fa fatica a trovare questo tipo di volontario. Ma l'equilibrio sostenibile resta indispensabile. Se carta vetro e plastica rendessero di più salterebbero fuori i recuperatori spontanei. Ma un valore questi materiali ce l'hanno comunque. E allora viene da pensare che forse vale la pena di pagare qualcosa per i differenziatori-riciclatori, piuttosto che pagare (di più) per la semplice pulizia. Differenziando e avviando a riciclo bottiglie di plastica e vetro,lattine e contenitori in tetrapak si fa contemporaneamente pulizia e diminuzione dei costi di incenerimento.Viceversa la pura e semplice pulizia comporta anche l'uso di macchine spazzatrici e porta bottiglie e simili all'inceneritore.
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