Riciclo, riuso e riutilizzo. Cosa bolle in pentola a Milano
Riuso, riciclo e riutilizzo a Milano. Abbiamo chiesto ai Consigli di Zona quali siano le iniziative e le realtà di quartiere presenti sul fronte del riuso e riciclo di oggetti e materiali, oltre le 5 riciclerie AMSA al momento attive
14 May, 2015
Riuso, riciclo o riutilizzo intelligente di
quanto si potrebbe evitare di destinare a rifiuto, e che non rientra nelle
normali frazioni della raccolta differenziata, sono azioni virtuose che negli
ultimi anni stanno prendendo sempre più piede anche a Milano. Il capoluogo
lombardo, com’è noto, può contare grazie ad AMSA e alla forte promozione che si
è data ultimamente alla raccolta differenziata, con la raccolta “porta a porta”
dell’ultima frazione recuperabile, lo scarto organico (o umido), su una
notevole organizzazione della gestione dei rifiuti. Organizzazione che ha portato
a migliorare costantemente percentuale milanese di RD che ha ormai superato il
50%.
Tuttavia la capacità di una città di ridurre a monte il volume di quanto viene destinato a rifiuto, che sia in grado di rientrare nelle frazioni della raccolta differenziata o che sia indifferenziato destinato agli impianti di termovalorizzazione, è qualcosa che avrà sempre più importanza in futuro. AMSA ha da tempo introdotto due servizi essenziali per facilitare il conferimento di quei rifiuti che non hanno i requisiti per essere raccolti separatamente, con il “porta a porta”. Le isole ecologiche (o riciclerie) e il servizio a domicilio “ritiro ingombranti”. Le isole ecologiche risultano però essere ancora poche per una città come Milano e sono quasi sempre relegate in zone periferiche della città e non sempre utilizzate dai cittadini, che spesso non le conoscono o non fanno lo sforzo di trasportare un vecchio asse da stiro o un microonde non più funzionante, in luoghi lontani e scomodi. AMSA ha però anche il servizio “ritiro ingombranti”, gratuito rispettando determinate modalità, che permette di smaltire correttamente vecchi mobili, oggetti diversi come materassi o piante da arredamento o i rifiuti elettronici (RAEE).
Resta allora il problema di intervenire a monte ed è l’obbiettivo che si pongono tutte quelle iniziative rientranti nella tipologia del riciclo e del riuso: centri del riuso, mercatini dell’usato, officine del riciclo e della riparazione. Iniziative però riconducibili per ora solo alla buona volontà di singoli cittadini o di associazioni e che non si possono ancora considerare come capillari sul territorio. Anzi, denotano spesso una copertura parziale, rendendo così forniti alcuni quartieri e sprovvisti altri.
Ecco perché abbiamo svolto un’indagine sulle singole 9 Circoscrizioni di Milano (le 9 Zone), interpellando i responsabili Ambiente dei Consigli di Zona, per capire quali realtà esistano e funzionino nei rispettivi quartieri e quali sarebbero le esigenze ancora da soddisfare.
ZONA 4, quella di Giacimenti Urbani
Il nostro viaggio inizia dalla ZONA 4 che comprende, partendo dal centro, quartieri come Porta Vittoria, Porta Romana, Calvairate, Corvetto, Forlanini e Rogoredo, estendosi oltre la tangenziale est; tra le zone più "virtuose" rispetto al tema dei centri o luoghi del riuso e del riciclo. La 4 è infatti la zona di “Giacimenti Urbani”, l’iniziativa nata nel 2014 grazie all’intuizione della giornalista ambientale Donatella Pavan, che è riuscita convogliare tutte le realtà del quartiere che si occupano di riuso, riutilizzo, riparazione e riciclo, organizzando l’omonimo evento, presso Cascina Cuccagna, in via Cuccagna 2 (angolo via Muratori). Giacimenti Urbani si è rapidamente estesa a tutta Milano ed ora sta cercando di mappare anche altre città italiane, all’insegna del "Ridurre, Raccogliere, Riciclare, Ripensare e Recuperare", per imparare a ridurre al minimo i propri rifiuti.
Giacimenti Urbani non è però l’unica realtà esistente in Zona 4, una circoscrizione che comprende anche altri luoghi che propongono ai cittadini iniziative e soluzioni riguardante la “riduzione dei rifiuti”. Soluzioni come quelle trovate dalle associazioni che operano nella Palazzina7, l’edificio Liberty di viale Molise 62, spazio recuperato e dato in concessione dal proprietario dell’area SOGEMI, a realtà come Temporiuso, che va oltre l’idea del riuso di oggetti e materiali per dedicarsi a progetti di “riuso temporaneo di spazi in abbandono”, condividendo l’edificio e l’area di viale Molise 62 con i “riparatori di bici e rigeneratori di oggetti” di Fucine Vulcano, e quelli di El Modernista, che si occupano di creare nuovi spazi per i giochi dei bambini. Palazzina7 è stata per questi motivi anche la location dell’evento “Le giornate del Riuso di quartiere”, tenutosi dall’11 al 13 aprile 2014, organizzato da Eco dalle Città insieme a Temporiuso, grazie al contributo della Fondazione Cariplo. Tre giorni di apertura degli spazi ai cittadini del quartiere, all’insegna di riuso, riutilizzo e riciclo, affinché si potessero portare oggetti “dismessi”, destinati a rifiuto o a marcire in box e cantine, per lo scambio gratuito con altri cittadini.
Sul tema più specifico della riparazione e del riutilizzo degli oggetti, in Zona 4 c’è anche PCOfficina, in via Mompiani 5, un luogo dove si rigenerano vecchi personal computer, con l’obbiettivo di riutilizzarli nelle scuole. PCOfficina è stata anche una delle esperienze presentate all’edizione 2013 di Fa la Cosa Giusta. Con “Bambini, riciclo e divertimento” si è spiegato, infatti, come il riutilizzo dei vecchi PC possa essere non solo un’azione intelligente contro l’inquinamento ambientale, ma anche un divertimento interattivo ed a misura di bambino, pensato per le scuole e per l'apprendimento dei nostri figli.
“In Zona 4 funziona bene il collegamento con i comitati e le associazioni di quartiere, come Ponte Lambro o il quartiere Mazzini – racconta PierAngelo Tosi, presidente della Commissione Mobilità e Ambiente - abbiamo dato dei contributi ad associazioni ed iniziative che si occupano di riciclo e riuso, così come seguiamo molto le iniziative d'incentivo al recupero della carta usata da riciclare nelle scuole”. Com’è messa ad isole ecologiche la Zona 4? Non ne ha una territoriale e i residenti utilizzano quella di via Corelli, che appartiene alla Zona 3 ma si trova praticamente al confine con la 4. “Certo, avremmo bisogno di una ricicleria anche qui, è un tema che abbiamo già sottoposto ad AMSA”, ci ha confermato il consigliere di Zona Tosi.
Vecchie officine, ex fabbriche ed associazioni a Lambrate (Zona 3)
Anche la Zona 3 – da Porta Venezia, a Città Studi, poi Lambrate – ha una certa confidenza con pratiche quali riuso, riciclo, riutilizzo e riparazione. Qui il presidente della Commissione Ambiente Ronzio Compagnoni ci ha confermato che sono tante le iniziative di mercati o mercatini del riuso, come quelli che si tengono in via Conte Rosso, o quelli organizzati dalla Parrocchia Lambrate con le associazioni di zona. La Zona 3 è poi quella della manifestazione Giro di Giostra, il Festival dei Giochi di Strada che da alcuni anni l’associazione ViviRubattino organizza a settembre lungo i viali del recente Parco Rubattino, arrivando sin sotto il viadotto della Tangenziale Est. Flipper realizzati con vecchie porte di casa, sedute di sgabelli che diventano scacchiere giganti, canaline per fare cerbottane, trottole e altri passatempi di una volta, spesso creati con materiali di riciclo (legno innanzitutto) o che vengono scambiati con altri giochi usati. Per non dimenticare le varie Feste del Riciclo che saltuariamente si svolgono lungo corso Buenos Aires, chiudendolo al traffico
Infine, sempre in zona Lambrate, grazie anche all’eredità lasciata dalle numerose ex fabbriche che decenni fa caratterizzavano questa zona di Milano (come l’Innocenti), si trovano veri centri del riuso o riciclo come RIGENERIAMO, l’officina di Lambrate di via Folli 32, un'officina di quartiere nata per dare nuova vita ai nostri oggetti, partendo da scarti e cose vecchie e organizzando laboratori creativi e di condivisione. La Zona 3 è anche fortunata sul tema delle isole ecologiche AMSA, avendo sul proprio territorio quella di via Corelli, sicuramente tra le più utilizzate di Milano e la meno lontana dal centro, insieme a quella di viale delle Milizie.
Zona 6, quella che ha vinto le ultime Cartoniadi
La ricicleria di piazzale delle Milizie è quella che serve l’area di Zona 6 (Porta Genova, Naviglio Grande, Lorenteggio e Barona), di cui abbiamo parlato con Elsa Scarano, presidente della relativa Commissione Ambiente del Consiglio di Zona. L’isola ecologica AMSA, vicinissima al passaggio della circonvallazione, è un’altra di quelle molto utilizzate, ed è stata di recente ristrutturata. La Zona 6 è quella che ha vinto le ultime Cartoniadi milanesi, quindi da considerarsi virtuosa sul tema della raccolta differenziata, perlomeno della carta. Una zona che conta importanti associazioni, come quella del Parco Segantini, il Comitato Ponti e VerDiSegni, che il termine “riuso” lo declinano soprattutto sul fronte degli spazi da riconvertire a verde urbano.
Il Consiglio di Zona 6 è anche quello che ha lanciato il progetto “Tenga il resto”, contro lo spreco di cibo nei ristoranti, per facilitare l’uso delle vaschette “salvacibo” nei locali sui Navigli. In fondo, anche questo è un concetto di riuso e riutilizzo di qualcosa che troppo spesso siamo abituati a buttare quando avanza: il cibo.
Fuori dai confini milanesi, perché già nel comune di Trezzano sul Navigli, ma lungo la direttrice di Zona 6, c’è un altro importante luogo che può considerarsi un centro del riuso: Ri-Maflow, una Società Cooperativa Sociale Onlus, che ha rioccupato la fallita società Maflow, dedicandosi al riuso, al riciclo e alla riparazione (soprattutto di vecchi pc) e che organizza mercatini dell’usato. In zona Lorenteggio, c'è poi la cooperativa "A braccia aperte", che lavora sul riuso e sul riciclo, ritirando abiti usati e specializzandosi soprattutto in … tappi! Dalla raccolta di quelli in plastica da avviare al riciclo, come piccola forma di autofinanziamento e di promozione della Onlus, alla raccolta organizzata di quelli in sughero, promossa grazie anche ad un sostegno della Fondazione Cariplo, da destinare al riciclo nel campo della boedilizia e del design.
Sono quindi la 3, la 4 e la 6, le Zone di Milano che più
sembrano attive sul fronte del riciclo, riuso e riutilizzo.
In Zona 2, ci ha raccontato la presidente di Commissione Ambiente Vittoria Sblendido, non ci sono particolari iniziative da segnalare, e i cittadini hanno come riferimento l’isola ecologica AMSA di via Olgettina, una delle più attrezzate.
Riguardo la Zona 5 – ci ha risposto la responsabile Ambiente del CdZ Emanuela Duina – le iniziative riguardanti riciclo e riuso, per ora sono episodiche e da collegarsi alla buona volontà di associazioni o comitati di quartiere. Come gli abitanti di via Bligny 42, associazione nata da alcuni inquilini, che organizza proprio una festa sul tema. Sul fronte delle isole ecologiche AMSA, la Zona 5 è una di quelle che sembra averne però più bisogno, coprendo parte del territorio sud di Milano, area non certo ben fornita come riciclerie. La proposta fatta da tempo da AMSA e Comune di utilizzare l’area dismessa di via Chiesa Rossa 157, proprio lungo il Naviglio, ha però suscitato un aspro confronto politico, con l’opposizione soprattutto della Lega e di alcuni comitati di quartiere (come il Bassetto) che considerano la presenza di una ricicleria in zona, un elemento di degrado. Tant’è che non se n’è fatto ancora nulla.
Anche la Zona 7, quella che come ricicleria AMSA ha come riferimento Muggiano, non ha sul territorio veri e propri centri del riuso e del riciclo, ma solo alcune sporadiche iniziative. Ce ne ha parlato il presidente di Commissione Ambiente, Ivano Grioni. Tra queste, quelle attivate da uno dei soggetti più significativi della zona, la Cooperativa edificatrice Ferruccio Degradi, come il progetto Eco Courts - Cortili Ecologici. Eco Courts è un progetto promosso da Comune di Padova, FinAbita, LegaCoop, Regione Emilia Romagna e Regione Toscana che parte dall'idea che il miglior modo per sensibilizzare la cittadinanza ad un consumo più consapevole delle risorse del pianeta, sia partire dalla vita di tutti i giorni, e quindi dalla vita di condominio. La Cooperativa Degradi di Zona 7 dal 2012 organizza vari incontri con i condomini del caseggiato in cui si sono affrontati temi quali il corretto smaltimento dei rifiuti e il riciclo. Tra le iniziative che hanno coinvolto gli abitanti della zona, il servizio di raccolta oli naturali esausti con distribuzione di kit, o l’aggiustamento e la condivisione degli elettrodomestici. Iniziative che hanno sempre avuto il filo comune della socialità.
Pure la Zona 8 non può contare su luoghi del riuso e del riciclo che siano da considerarsi di sostegno al servizio fornito dalle riciclerie AMSA. Oltretutto la ricleria di zona di via Barzaghi è al momento chiusa e i residenti devono fare riferimento a quelle di Zona 9, di via Pedroni. Ci ha risposto Enrico Fedrighini, portavoce del movimento milanoSImuove, promotore dei Referendum ambientali milanesi, e anche presidente Ambiente di Zona 8. "Zona 8 non ha centri del riuso e del riciclo, anche se è in corso la possibilità di recuperare un grosso immobile urbano, in via Isernia, che fa gola da tempo anche ad Esselunga, uno spazio che potrebbe contenere inizialtive legate anche al riuso e la riciclo. Per il resto, dice Fedrighini, in zona operano solo iniziative di recupero degli indumenti usati, grazie soprattutto all’associazionismo cattolico.
Infine la Zona 9, quella che fa riferimento alla ricicleria AMSA di via Pedroni. Ce ne parla il consigliere e presidente di Commissione Ambiente, Andrea Motta. "Anche in Zona 9 ci sarebbe bisogno di centri del riuso e del riciclo, per ora le buone pratche in materia si limitano a qualche festa di quartiere o ai mercatini dell’usato, che trattano soprattutto piccola oggettistica. L’isola ecologica di via Pedroni, piuttosto isolata e di non facile accesso viabilistico, ha visto sorgere nei suoi dintorni qualche ferrivecchii, ma anche il fenomeno dell’abbandono nei dintorni di rifiuti ingombranti. Centri del riuso? “Non abbiamo ancora nulla di strutturato, eppure gli spazi e gli immobili in disuso da riqualificare qui non mancherebbero”.
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