Policoro (Matera): 70% e oltre di raccolta differenziata, con l’obiettivo della tariffazione puntuale
L'intervista di Esper (Ente di Studio per Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti) con Giovanni Lippo, Presidente del Consiglio Comunale di Policoro con delega all’Ambiente
05 August, 2015
Gli studi nazionali che ogni anno si propongono di fotografare lo
stato dell’arte della gestione rifiuti in Italia parlano sempre,
invariabilmente, di un Paese a due velocità: una situazione
insostenibile nel centro-sud Italia e una situazione accettabile con
punte di eccellenza nel Nord. Situazione che ad oggi non può essere
smentita a livello di macro-sistema, ma che tanti Comuni più o meno
grandi stanno lottando per cambiare.
Policoro, comune
di 17.000 abitanti in provincia di Matera è uno di questi. Da
circa un anno, con il supporto tecnico di Esper,
ha rivoluzionato il proprio sistema di raccolta rifiuti, con
l’obiettivo dichiarato di passare alla tariffazione puntuale in
tempi brevissimi. E i risultati non hanno tardato ad
arrivare.
Ne
parliamo con Giovanni Lippo, Presidente del Consiglio
Comunale con delega all’Ambiente
Partiamo
da quel che fu. Come si svolgeva il servizio di raccolta rifiuti
prima delle novità introdotte dal nuovo servizio?
Avevamo
già un servizio di raccolta porta a porta spinto, con sacchetti
dotati di codice a barre e mezzi dotati di lettore. O per lo meno
così era sulla carta. I risultati ottenuti con il precedente erano a
dir poco scarsi: non superavamo il 17% di Rd, in realtà i mezzi di
raccolta erano quelli utilizzati per il precedente contratto, quindi
senza lettore di codici a barre, e i sacchetti forniti, nonostante
quanto scritto sul contratto, non riportavano i codici a barre.
Certo, i costi erano bassi, ma ci trovavamo sacchetti di immondizia
non raccolti ovunque, spesso stracciati dai cani che girano liberi
per le strade, con conseguenti disagi. Tutto ciò ci ha portato alla
risoluzione anticipata del contratto per gravi inadempienze da parte
del gestore. Prima di procedere ad un nuovo affidamento, però,
abbiamo affidato ad ESPER il compito di redigere uno studio che
individuasse le debolezze del sistema, e, in seguito, l’incarico di
redigere un nuovo piano per la raccolta rifiuti nel Comune di
Policoro.
Qual è la modalità di raccolta
odierna, con il nuovo progetto?
È stata confermata la
scelta del porta a porta spinto, ovviamente, con tre passaggi a
settimana per l’organico e uno per le altre frazioni. Ma non
solo.
Si è abbandonata la raccolta a sacchi, che era stata
individuata come una delle maggiori criticità del precedente
contratto, per passare a quella a mastelli rigidi. Tutte le utenze
sono state dotate di contenitori rigidi (di varie capacità a seconda
delle tipologie e delle esigenze) sui quali sono stati apposti dei
trasponder, che permettono di identificare il mastello, associarlo ad
un’utenza e conteggiare gli svuotamenti nel corso dell’anno. Sui
nuovi mezzi per la raccolta sono installati lettori per identificare
i contenitori e sistemi GPS per la geolocalizzazione del mezzo
stesso.
I risultati sono arrivati?
Direi
di si: da febbraio, mese in cui siamo arrivati a regime, abbiamo
toccato quota 70% di raccolta differenziata. Siamo
soddisfatti.
Policoro è un comune turistico, che
vede arrivare grossi flussi di villeggianti ogni estate. Tipicamente
questo rappresenta un problema. Come lo avete risolto?
Si,
i flussi turistici hanno un impatto notevole su Policoro: siamo una
cittadina di 17.000 abitanti che d’estate diventano oltre 70.000.
Questo evidentemente rappresenta una criticità. Dal primo di luglio
abbiamo aperto una micro isola ecologica che serve il Lido. La
struttura, costantemente presidiata da un operatore, si è rivelata
uno strumento essenziale per il turismo “mordi e fuggi” o per
quello del weekend ed è in grado di assorbire i flussi di rifiuti
derivanti da esso, dando un punto di conferimento anche a chi non
potrà usufruire delle raccolte domiciliari. Inoltre abbiamo diviso
la zona residenziale turistica in sotto aree. In ognuna di queste
sarà sempre lo stesso operatore ad effettuare la raccolta, andando a
creare un rapporto personale con gli utenti, fungendo da informatore,
ed eventualmente segnalando e correggendo comportamenti non
corretti.
L’insieme di queste misure ha fatto si di poter
confermare i risultati “invernali”: le proiezioni sul mese di
luglio ci danno un 68% di RD.
La tracciabilità
dei mastelli e dei contenitori rigidi lascia intendere una volontà
di arrivare alla tariffazione puntuale. È davvero così?
Si.
È così. La tariffazione puntuale è il nostro obiettivo.
Riteniamo
che sia l’unico metodo oggi disponibile alle amministrazioni per
correggere delle storture normative che vengono dal governo centrale.
Con la TARI presuntiva, si è costretti ad applicare delle tariffe
che penalizzano fortemente alcune categorie di utenze commerciali.
Nella fattispecie piccoli ristoranti, bar, verdurieri ed altre
ancora. Crediamo che il principio “paghi per i rifiuti che produci”
sia al momento l’unico che possa garantire un’equità nella
tariffazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Il
sistema di raccolta porta a porta è partito nel febbraio 2015.
Partiremo con la tariffazione puntuale non prima del 2016: abbiamo
bisogno di almeno un anno per monitorare i flussi, per conoscere le
abitudini dei cittadini e per poter calibrare in maniera corretta i
costi da addebitare agli stessi.