Cop 21, nasce la coalizione italiana "Mobilitiamoci per il clima"
In vista della Conferenza sul clima di Parigi in programma a dicembre 2015, nasce la coalizione italiana "Mobilitiamoci per il Clima" con l'obiettivo di avviare un percorso di promozione e informazione
30 August, 2015
I cambiamenti climatici rappresentano oggi un'emergenza globale e locale, che mette
a rischio la vita di persone, specie ed ecosistemi. In pericolo c’è la sicurezza di intere
popolazioni, in ogni area del pianeta, costi economici, difficoltà crescenti nell’accesso
all’acqua, riduzione della produzione agricola mettendo a rischio la sicurezza
alimentare, aggravamento delle condizioni di povertà e nuove cause di conflitto e di
fuga: oggi si pongono esplicitamente questioni di giustizia climatica nel mondo.
Le cause antropiche sono ormai acquisite a livello scientifico mondiale e in gran parte
dipendono dall'esplosione negli ultimi secoli dell'utilizzo delle fonti energetiche di
origine fossile e della deforestazione. D'altra parte oggi esistono le conoscenze e le
soluzioni tecnologiche per sviluppare un'economia fossil free, che apre prospettive di
nuovi settori produttivi con importanti ricadute occupazionali ma anche approcci
innovativi in settori come quello agricolo, che possono dare un contributo importante
alla riduzione della CO2 e che sviluppa una nuova democrazia energetica.
La COP21, che si terrà a Parigi il prossimo dicembre, rappresenta una tappa molto
importante nella battaglia contro i cambiamenti climatici, che può avviare un percorso
nuovo ed efficace. Molte sono le resistenze, guidate soprattutto dalle lobby delle
vecchie fonti energetiche. Molte sono le timidezze che i governi stanno dimostrando.
Per questo non si può dare per scontato che l'esito della COP21 sia positivo, cioè sia
varato un accordo efficace, equo e incisivo, che permetta davvero di raggiungere
l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C.
E' necessario e urgente agire perché, grazie alla pressione dell'opinione
pubblica e delle organizzazioni della società civile, si riesca a strappare un accordo
legalmente vincolante e in linea con le indicazioni della comunità scientifica.
Per
questo nasce la Coalizione italiana "Parigi 2015: mobilitiamoci per il clima",
perché Parigi apra un percorso concreto e condiviso da tutti i Paesi, nel quadro di una
responsabilità comune e differenziata in rapporto al contributo storicamente dato alle
emissioni di CO2.
Le organizzazioni promotrici, con storie, culture, obiettivi, ragioni sociali e
motivazioni diverse, si impegnano a declinare, nei propri ambiti di attività e nelle
proprie iniziative, le azioni coerenti necessarie per contrastare i cambiamenti climatici
e a dar vita ad una Coalizione aperta, che si ripromette di continuare ad allargarsi nei
prossimi mesi, con l’obiettivo di costruire iniziative e mobilitazioni comuni per
raggiungere la massima sensibilizzazione possibile sulla lotta ai cambiamenti
climatici e sull'appuntamento di Parigi, per arrivare con una grande partecipazione
alle mobilitazioni internazionali del 28 novembre e poi a dicembre a Parigi.
Per raggiungere sono necessari:
1) organizzare iniziative nazionali e territoriali per sollecitare all’azione contro i
cambiamenti climatici, per favorire la conversione del modello agricolo verso il
biologico, per bloccare il programma governativo di sviluppo delle trivellazioni, per
avviare la costruzione nel territorio e nei diversi settori industriali di un modello
produttivo che acceleri la transizione energetica in corso, garantendo i livelli
occupazionali, per un futuro pulito, efficiente e rinnovabile;
2) interloquire con il governo italiano e con l'Unione Europea perché assumano
posizioni utili in sede di COP 21, a cominciare dal formale riconoscimento che la
‘Just Transition’ debba essere parte integrante del quadro politico che l’UE adotterà
per organizzare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio oltre il
2020;
3) avviare iniziative di comunicazione per l'opinione pubblica e per i giornalisti per
diffondere consapevolezza delle sfide che si giocheranno a Parigi, degli effetti dei
cambiamenti climatici sul pianeta e sulla vita di tutti, e delle prospettive che serie
politiche di mitigazione e adattamento potrebbero portare nel nostro paese come in
tutti i paesi del globo.
(Foto da pressenza.com)