Scuola, idee contro lo spreco di cibo? Basta ascoltare i bambini
Presenti anche l’assessore alla Scuola Cappelli e l’ad di Milano Ristorazione Iacono, all’incontro di venerdì 25 a Palazzo Marino “Il fenomeno dello spreco nelle mense scolastiche: la parola agli insegnanti”
25 September, 2015
“Utilizzo più di un metodo per fare passare il messaggio educativo contro lo spreco di cibo la “classe cucina”, che insegna le ricette per trasformare gli avanzi in piatti ancora buoni ; la costruzione di pensieri positivi suggeriti dalla poesia; il pensare a spettacoli teatrali come “Pane e Farina, i bambini non sprecano!" cui abbiamo assistito ieri. Ma più di tutto, ascolto i miei bambini: a loro basta poco per lanciare idee e pensieri spontanei e sorprendenti, che io come maestra raccolgo e cerco di trasformare”. Così Giuliana Romano, maestra della primaria di via Galvani a Milano, vincitrice del concorso "Formichine Salvacibo" 2014/15.
Oltre alla Galvani, all'incontro di Palazzo Marino c'erano anche le scuole primarie di via Massaua, viale Brianza (“Ciresola”), via Monte Velino (“Tommaso Grossi”) e primaria e materna di via Rucellai, che hanno avuto l’occasione per confrontarsi sul problema dello spreco alimentare nelle mense scolastiche con Gabriella Iacono, Amministratore Unico di Milano Ristorazione. Per i genitori era presente Giuseppe Luzzi, della scuole Casati/Galvani. Ha partecipato anche Francesco Cappelli, Assessore all'Educazione e all'Istruzione del Comune di Milano, che ha ricordato come spesso a scuola lo spreco sia inversamente proporzionale al bisogno: “Dove c’è più bisogno si spreca meno, bisogna sempre tenerne conto. Nelle scuole milanesi vedo anche tanti bambini per cui purtroppo l’unico pasto della giornata è quello della mensa scolastica: quei bambini mangiano tutto e non sprecano niente”.
Gabriella Iacono ha ricordato gli sforzi fatti da Milano Ristorazione negli ultimi anni per conciliare il gusto dei bambini e gli stimoli dei genitori, con le esigenze imposte dalla legge e da una dieta sana ed equilbrata e con la filosofia antispreco in mensa: dal Laboratorio dei Sapori per cercare sempre pietanze più idonee, al sacchetto "salvacibo" creato proprio per portare a casa prodotti non deperibili. “Purtroppo dobbiamo anche fare i conti con normative igieniche e sanitarie che ci impediscono di recuperare cibo (soprattutto piatti cotti) una volta avanzato e non conservabile secondo certi criteri”. Tuttavia, Milano Ristorazione rispeterebbe i canoni più vincolanti previsti per legge sullo spreco di cibo nelle mense: “Il gradimento medio dei nostri pasti è oltre il 75%, oltre quindi la soglia fissata dalle Linee Guida della Regione Lombardia; il 25% di avanzi è ritenuto dagli esperti del settore, “fisiologico”.
L’incontro “Il fenomeno dello spreco nelle mense scolastiche: la parola agli insegnanti” è stata anche l’occasione per Eco dalle Città per elaborare i criteri di premiazione del nuovo concorso “Formichine Salvacibo 2015/16”. “Considereremo la narrativa didattica sulla filosofia antispreco svolta dalle classi; proveremo ad inserire dei criteri di quantificazione del cibo “salvato”, che avvenga nelle mense a scuola o con inziative esterne che coinvolgano magari le famiglie; valuteremo la capacità di raccontare il progetto di “Formichine” anche fuori da scuola; considereremo il livello di diffusione a scuola del Sacchetto Salvacibo di Milano Ristorazione”, ha dichiarato il direttore di Eco dalle Città, Paolo Hutter.
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