Atm, effetto movida sulle linee notturne: «Bus fino a Natale»
Crescono i passeggeri, il servizio sarà prolungato. L’assessore Maran, avviando il progetto, aveva voluto dimostrare che "non è vero che di notte viaggiano solo gli stranieri". Da CORRIERE.IT del 28.09.2015
30 September, 2015
di Paola D'Amico
I bus della notte hanno un alto gradimento. I mezzi, introdotti quattro anni fa solamente nei fine settimana, per calamitare il popolo della movida, piacciono ai milanesi. Tanto che Comune e Atm stanno decidendo in queste ore di prolungare fino al 31 dicembre l’ampliamento del servizio, sette giorni su sette, introdotto per il semestre dell’Esposizione Universale. Come sempre, sono i numeri a fornire l’istantanea di questo successo. Dal 24 settembre 2011, i bus notturni hanno trasportato nei fine settimana oltre tre milioni e mezzo di passeggeri. Un bilancio che azienda dei trasporti e Comune giudicano «straordinario».
Il servizio di bus notturni (le linee N) fu inaugurato il 24 settembre 2011. Allora i passeggeri erano in media 4.500 per notte. Ma viaggiare con i mezzi pubblici senza limiti di orario, quindi anche nella fascia oraria 2-6 - prima il venerdì e il sabato, poi sette giorni su sette nei mesi di Expo - è diventata un’abitudine per molti milanesi e city users . Infatti si è registrato un aumento di oltre il 155% nel numero di utenti, legato in parte anche al potenziamento del servizio, con il passaggio da 11 a 15 linee disponibili. Dagli ultimi rilievi di Amat, è il sabato sera che si concentra il maggior numero di utenti, con oltre 11.500 persone che si spostano per la città a bordo dei bus di Atm. Ma da maggio, durante la settimana, ogni notte la media è di 6.500 passeggeri. Le linee più utilizzate, dal lunedì alla domenica, sono la 90, la 91 e le sostitutive lungo i metrò.
Ma quelle che hanno percentualmente aumentato in maniera più significativa i passeggeri sono la N80 (De Angeli -Quinto Romano), che ha visto crescere l’utenza del 304 per cento, la N15 (Gratosoglio-San Babila), che si posiziona al secondo posto con un più 229 per cento, e la N6 (Cadorna-Centrale), il cui utilizzo in quattro anni è cresciuto del 287 per cento, infine la N94 (Porta Volta-Cadorna), mentre le meno utilizzate sono la N24 (Duomo-Vigentino) e la N27 (San Babila-viale Ungheria). I bus sostitutivi percorrono le stesse tratte e fanno le stesse fermate di metropolitane o tram. Nel maggio del 2012, visto il successo delle nuove linee notturne introdotte, si decise di sacrificare il Radiobus by night e le navette per la movida che riportavano a casa dalla discoteca i ragazzi (i nove capolinea si trovavano nelle aree dove è concentrato il maggior numero di locali notturni).
Quando il servizio fu inaugurato, in cinquemila diedero l’assalto ai bus notturni, molti solo per il gusto di esserci, trascinati dall’effetto facebook dove la notizia era approdata. «I dati dimostrano che il trasporto pubblico è il modo migliore per muoversi a Milano anche di notte - spiega Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità e Ambiente -. Continueremo a monitorare il servizio anche per capire come migliorare le affluenze sulle linee meno utilizzate. Ringrazio Atm, che sta garantendo un servizio eccellente anche in questo intenso semestre Expo, giorno e notte». Quattro anni fa, il servizio notturno del venerdì e sabato notte era costato un milione di euro. L’assessore Maran, avviando il progetto, aveva voluto dimostrare che «non è vero che di notte viaggiano solo gli stranieri». I fatti gli hanno dato ragione e il successo del bus notturno è un invito a proseguire in questa direzione. La decisione non è ancora stata presa. Prima sarà necessario, infatti, avere chiaro il prospetto dei conti.