Indicatori comuni europei: on line il rapporto finale
Ambiente Italia ha pubblicato il rapporto finale del progetto ICE
01 August, 2003
Ambiente Italia ha pubblicato il rapporto finale del progetto ICE. Promosso e finanziato da Ministero dell'Ambiente, Apat e dalla Commissione Europea - DG Ambiente, il progetto ICE nasce con gli obiettivi di promuovere, supportare e sviluppare ulteriormente l'uso degli Indicatori Comuni Europei. Il progetto ICE è iniziato nel maggio 1999 con la costituzione di un Gruppo di Lavoro sugli Indicatori di Sostenibilità (per iniziativa e sotto la supervisione del Gruppo di Esperti di Ambiente Urbano e coordinato dal Ministero dell’Ambiente francese) a cui è stato affidato il compito di sviluppare indicatori di sostenibilità locale (in stretta collaborazione con un più ampio gruppo di amministrazioni locali). Fin dal principio, lo scopo dell’iniziativa è stato quello di sviluppare e testare indicatori in grado di rappresentare nel modo più integrato possibile le azioni locali verso la sostenibilità. Il risultato della fase iniziale è stata la definizione di un insieme (un “set”) di indicatori relativi ad un numero limitato di tematiche, in modo da consentire un perfezionamento delle metodologie tramite la loro effettiva implementazione. Il set è comunque da considerarsi flessibile e aperto ad includere altri temi rilevanti. Gli indicatori sono stati sviluppati seguendo un approccio dal basso (bottom-up) fin dall’inizio del progetto, coinvolgendo le autorità locali come attori principali nel processo e aumentando le sinergie tra sistemi di indicatori già esistenti. Il progetto è orientato a comprendere quali siano le reali necessità delle amministrazioni locali e a dimostrare la possibilità di raggiungere obiettivi politici attraverso azioni in grado di coinvolgere più autorità di diverso livello. Se, da una parte, l’obiettivo di ICE è quello di soddisfare i requisiti richiesti dalla Commissione Europea - e quindi promuovere un approccio integrato e armonizzato delle politiche comunitarie - dall’altra essi mirano a rispecchiare una certa specificità locale, valorizzando il sapere e le risorse locali e il principio di sussidiarietà. Entrambi gli approcci possono esser fatti risalire ai 6 Principi di Sostenibilità a cui gli indicatori fanno riferimento. Per poter entrare a far parte dell’insieme degli Indicatori Comuni Europei, un indicatore deve infatti essere pertinente ad almeno tre di essi (requisito di integrazione). Più di 1.000 indicatori sono stati valutati rispetto a questo requisito e rispetto ad una lista di criteri generali (Rilevanza, Comunicabilità, ecc.). I sistemi di indicatori maggiormente consolidati sono stati utilizzati come fonte di ispirazione, come building blocks per la creazione del nuovo sistema. Il risultato delle numerose ed estese consultazioni con le diverse città è stato il raggiungimento di un accordo su una lista di 10 temi/indicatori comuni; presso il sito del progetto (in inglese, per la versione in italiano si può consultare il sito del Coordinamento Nazionale Agenda 21 Locali ) si possono trovare tutti i documenti prodotti durante questo processo, compresa la lista di indicatori su cui si è discusso durante le fasi della consultazione, ed è possibile ricostruire come il Gruppo di Lavoro sugli Indicatori di Sostenibilità, partendo da una lista di 18 temi e più di 100 indicatori sia giunto alla formulazione di una prima proposta (18 temi, 30 sottoindicatori) e poi alla lista finale di 10 temi/indicatori.