\"Bush non capisce: l’ecologia porta posti di lavoro\"
dal Tageszeitung del 01.10.2005
05 October, 2005
(traduzione Marco Coscione)
Greg Nickels, Sindaco di Seattle, si impegna affinchè gli USA firmino finalmente l’accordo di Kioto e producano meno gas da effetto serra. Questa battaglia comincia nel Municipio di Seattle e porta alle Nazioni Unite passando per la Casa Bianca.
taz: Mister Nickels, perchè un sindaco del Nord degli USA si occupa di riflettere pubblicamente su cosa significhi la catastrofe di New Orleans, una città del Sud degli USA, per la propria città?
Greg Nickels: In entrambi in casi si tratta delle conseguenze sulle nostre città del riscaldamento della Terra. Certo per Seattle è meno drammatico che per New Orleans, ma il fenomeno esiste lo stesso.
Ma seattle non è luogo di uragani?
No, da noi il riscaldamento della Terra ci tocca in altri modi.
Come?
Da noi sono colpiti i luoghi nevosi delle Catena delle Cascate. Ne siamo dipendenti perché utilizziamo quell’acqua per produrre energia. Ma lo strado di neve sta diventando sempre più sottile. È ciò potrà far diventare il nostro sistema di produzione energetico obsoleto.
Lei è stato il promotore dell’iniziativa dei sindaci per applicare il protocollo di Kioto almeno nelle città degli Stati Uniti. Può suonare cinico, ma potranno le immagini di New Orleans aiutare la sua iniziativa?
Credo di Si! Se da un’occhiata alle città che hanno già aderito all’iniziativa, sono soprattutto città sulle coste della Florida e della regione del Golfo del Messico, vicino a New Orleans. E questa è una regione ad alto rischio di uragani. Da due anni ormai gli uragani si scatenano in questa regione in maniera molto più violenta di quanto ci si possa aspettare. Quelle città stanno raggiungendo un livello di sensibilizzazione maggiore per quanto riguarda il riscaldamento della Terra e certamente faranno di tutto per ridurre la produzione di gas serra.
Lei non ha avuto bisogno di un uragano per lanciare l’iniziativa PRO-KIOTO. Perchè?
Sono sempre stato un politico comunale, per tutta la mia carriera. E credo nella forza delle iniziative locali. Alla fine del 2005 saremo la prima città degli USA che avrà ridotto a zero l’emissione di gas serra per la produzione di energia richiesta dalla città. A livello regionale si può creare una maggiore consapevolezza rispetto al livello nazionale. Gli USA dovrebbero guidare la società mondiale su questi problemi. Noi, in qualità di principali produttori di gas serra dobbiamo andare molto oltre l’accordo di Kioto.
Ma il suo presidente Bush la vede in maniera proprio differente.
Gli USA hanno l’obbligo morale di aderire all’accordo di Kioto. Le argomentazioni dell’amministrazione Bush sono false.
cioè?
Bush non fa altro che dire che Kioto danneggerà la nostra economia. Perchè? Semmai il contrario. Siamo moto indietro nel mondo per quanto riguarda il „settore economico verde“ o lo sviluppo di nuove tecnologie ambientali. In questi settori si regalerebbero molti posti di lavoro e ottimi guadagni.
Non dovrebbe dare anche la dimostrazione che la difesa dell’ambiente a Seattle porta vantaggi economici?
Certo, anche noi come amministrazione cittadina dobbiamo andare avanti con buoni esempi. Nel piccolo è chiarissimo, prenda ad esempio l’edificio nel quale ci troviamo …
… il municipio …
Il municipio è un cosiddetto Edificio Ecologico, come ce ne sono in molte città. Se va in bagno, questo viene pulito con acqua piovana che viene raccolta sul tetto. Con questo si risparmiano 4 milioni di litri d’acqua all’anno. Non c’è niente che abbia funzionato così bene come le nostre tecniche di utilizzo dell’acqua piovana. Ma il ruolo dei governi – che siano regionali o federali – è quello di sperimentare e dimostrare come queste tecniche possano aprire un nuovo mercato. Questo sistema per le toilette viene usato solo nel municipio. Il mio obiettivo è che ogni città che sottoscriverà l’iniziativa apporti nuove esperienze del genere. Questa rete di città un giorno dovrà costruire un grosso manuale con diversi aspetti per la protezione dell’ambiente. Ogni città statunitense potrà servirsi di questo manuale. Così le nostre azioni saranno seguite poi a livello nazionale.
Non c’è stata alcuna resistenza da parte dell’economia?
Naturalmente in ogni nostra azione facciamo attenzione alle necessità dell’economia. Sarebbe un disastro se l’economia a Seattle avesse svantaggi dal punti di vista della concorrenza soltanto perchè un paio di pazzi ecologisti come me si sono messi insieme. Seattle dipende dal commercio – i nostri beni e le nostre tecnologie devono saper tener testa. Quando abbiamo convertito tutti i mezzi pubblici col Biodisel, abbiamo dovuto anche dimostrare che funzionasse e che tutto ciò avesse in fine dei vantaggi. Ma tutto ciò ha bisogno prima di tutto di una forte volontà politica.
Intervista: PAUL STINSON