Emissioni delle auto e caso Volkswagen: i consumatori hanno sufficienti parametri e chiarezza?
Il caso Volkswagen ha confermato i dubbi dei più scettici sulle sempre migliori promesse del settore auto in tema di emissioni. Ne abbiamo parlato con la Commissione Europea che sta lavorando allo sviluppo di un nuovo test, il RDE (Real Drive Emissions)
23 October, 2015
di Stefano D'Adda
Il caso Volkswagen servirà a produrre maggiore chiarezza su un tema cruciale come quello del rapporto tra le automobili, l’ambiente e, soprattutto, i nostri polmoni? Ora che si è parlato per settimane dello scandalo del colosso automobilistico tedesco ci sarà più consapevolezza tra i consumatori di quali siano i parametri ambientali più importanti da considerare, la prossima volta che si acquista un’auto? La sensazione è che la confusione sia ancora parecchia, a partire dal tipo di emissioni in questione, visto che siamo abituati, nelle pubblicità delle auto, a vedere enfatizzata solo quella della CO2 e non, ad esempio, le polveri sottili (PM 10 e 2,5) e gli ossidi di azoto (NOx). Ne abbiamo parlato con il Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre - JRC), il servizio di ricerca indipendente dell'Unione Europea. Ci ha fornito le risposte Ewelina Jelenkowska-Luca', Capo Settore Stampa e Media.
Quali sono esattamente le “emissioni sotto inchiesta” del caso Volkswagen: solo NOx o anche PM10, PM2,5 e CO2 (anidride carbonica), quella su cui, nella misura dei gr di CO2 emessi per km percorso, le aziende automobilistiche sembrano oggi gareggiare di più?
Nel caso Volkswagen, l'inchiesta sull'uso degli impianti di manipolazione (defeat devices) ha riguardato solamente le emissioni di NOx, cioè ossidi di azoto. L'utilizzo di tali impianti è espressamente vietato nella legislazione europea che regola la procedura di omologazione nell'Unione europea. Il software in causa permetteva le pratiche di imbroglio sui limiti di NOx, durante i test di laboratorio. Per contrastare questo fenomeno, nonché il fenomeno delle notevoli differenze tra le emissioni nei test di laboratorio e le emissioni in condizioni di utilizzo per strada, la Commissione Europea da più anni sta lavorando sullo sviluppo di un nuovo test, così detto RDE (Real Drive Emissions), che dal 2016 affiancherà i test di laboratorio.
Ma si potrebbe imbrogliare anche con la CO2?
A differenza delle emissioni inquinanti, le emissioni di CO2 sono legate al volume di energia utilizzata nella auto. Per questo motivo non esiste un solo impianto che si potrebbe accendere e spegnere per ridurre le emissioni di CO2. Se fosse usato un impianto di manipolazione, tuttavia, il suo impatto sul livello totale delle emissioni di CO2 sarebbe più basso rispetto a quello che un tale impianto possa avere sulle emissioni inquinanti.
Le aziende automobilistiche oggi pubblicizzano le loro performance in termini di basse emissioni di CO2 per km. Ma non sono obbligate anche a dichiarare quanti grammi o μg (microgrammi) di PM10, PM2,5 e NOx emettono per km?
I produttori delle auto hanno l'obbligo di rispettare certi parametri definiti nella regolamentazione UE al riguardo di tutti e tre i tipi delle emissioni. Le autorità nazionali di omologazione hanno il dovere di verificare che questi limiti siano effettivamente rispettati. Tuttavia la regolamentazione europea sull'informazione al consumatore per il momento obbliga i produttori delle auto a dichiarare solamente il livello di emissioni CO2, non di quelle inquinanti.
Se un cittadino volesse avere dei parametri di riferimento di facile comprensione, prima di acquistare un’auto, sia riguardo la CO2 che le polveri sottili e gli ossidi di azoto, come farebbe ad orientarsi?
Ad oggi non sono disponibili le informazioni sulle reali emissioni inquinanti prodotte dalle singole macchine. Abbiamo però a disposizione i limiti legali stabiliti dal Regolamento UE 715/2007, che si possono consultare. Per più dettagli, invece, sui limiti legali delle emissioni di CO2, si può consultare un'altra apposita pagina web della Commissione europea: http://ec.europa.eu/clima/policies/transport/vehicles/cars/index_en.htm
Riguardo la CO2, si vede che il target dell’Unione Europea 2015 è stato quello di non superare la media dei 130 grammi di CO2 per km percorso. Ciò equivale a precisi limiti di consumo carburante: circa 5.6 litri per 100 km (l/100 km) nei modelli benzina e 4.9 l/100 km nei modelli diesel.
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