Cristiana Avenali: “Da Marino iniziative importanti su mobilità e rifiuti, ma mancava idea di città"
Al X Congresso di Legambiente Lazio svoltosi a Roma, presente anche Cristiana Avenali che ha commentato il lavoro svolto nella Capitale dalla giunta Marino in ambiti quali la mobilità e i rifiuti
27 October, 2015
“Alla giunta Marino vanno riconosciute delle iniziative importanti come la chiusura storica, insieme alla Regione Lazio, della discarica di Malagrotta, una grande battaglia vinta condotta da Legambiente, dai comitati locali e da tante altre associazioni, ma anche il miglioramento della raccolta differenziata, e l’approvazione del regolamento dei cartelloni pubblicitari”.
Così Cristiana Avenali, consigliera Regione Lazio, ha commentato l’operato della giunta Marino degli ultimi 2 anni e mezzo intervenendo nel corso del X Congresso di Legambiente Lazio che si è svolto a Roma il 24 e il 25 ottobre scorsi.
“Senza dimenticare l’avvio della pedonalizzazione dei Fori Imperiali avvenuta con Ignazio Marino, un risultato legato anche al lavoro svolto da Legambiente che proprio nel 2012 ha raccolta quasi 6.000 firme per una delibera di iniziativa popolare, poi approvata dal consiglio comunale nel 2014: una scelta che dimostra una visione alta e completa della città che speriamo venga portata a compimento da Marino o da chi ci sarà dopo di lui. Pedonalizzare i Fori Imperiali - ha aggiunto Avenali - significa tutelare il Colosseo, monumento tra i più importanti al mondo, e la sua storia, ma anche proteggere la salute e la qualità della vita dei cittadini e puntare sul turismo in maniera forte e decisa”.
“Il sindaco Ignazio Marino ha però anche delle responsabilità politiche che, a mio parere, ne hanno determinato la caduta”, ha aggiunto Cristiana Avenali. “In primo luogo non ha avuto una idea di città: non la conoscevano né lui né la maggior parte delle persone che lo hanno affiancato in posti chiave, compresi alcuni assessorati. Senza dimenticare l’apparato burocratico e amministrativo malato in cui è infiltrata la mafia, corruzione, illegalità diffusa: se non si interviene decisamente su questo aspetto potranno cambiare tutti i sindaci che vogliamo, ma non si arriverà mai ad una svolta totale. In terzo luogo, nella sua spesso cieca contrapposizione a ciò che lo aveva preceduto, Ignazio Marino non ha saputo distinguere, capire e appoggiarsi al buono che c’era a Roma, allontanandosi anche dalla società civile. Ad esempio - ha spiegato la consigliera - Marino ha riconosciuto e sposato, già durante la sua campagna elettorale, l’iniziativa, portata avanti da decenni da Legambiente, per la pedonalizzazione dei Fori. Ma dal giorno successivo alle sue elezioni non ha più coinvolto in questo progetto l’associazione, neanche per chiedere appoggio per contrastare la campagna mediatica scatenata contro di lui e contro la pedonalizzazione.Stesso discorso per quanto riguarda il GRAB-Grande Raccordo Anulare delle Bici, lanciato da Legambiente e VeloLove: il progetto è stato prontamente raccolto dal Ministero dei Trasporti e osannato dal Sindaco, ma anche in questo caso le associazioni che lo avevano proposto per lui non esistevano”.