Nuova Delhi, smog alle stelle. Le autorità: "Chi ha problemi respiratori stia a casa"
In occasione della tradizionale “festa delle luci” è previsto un picco di inquinamento così alto che il dipartimento di meteorologia della città più inquinata al mondo consiglia a cittadini con problemi di cuore e deficit respiratori di stare a casa
10 November, 2015
Nuova Delhi sta vivendo una profonda crisi ambientale. Nella capitale indiana i livelli di inquinamento atmosferico sono notoriamente altissimi, ma dall'inizio di novembre la situazione è peggiorata, con il PM 2.5 e il PM 10 che hanno hanno superato anche di dieci volte la soglia massima consentita.
In occasione del festival Diwali, la tradizionale “festa delle luci” in cui esplodono migliaia di petardi e fuochi d'artificio, è previsto un picco di inquinamento così alto che il dipartimento di meteorologia della città consiglia ai cittadini con problemi di cuore e deficit respiratori di stare a casa. “C'è talmente tanta umidità nell'aria che la capacità atmosferica di trattenere i fumi dei petardi è troppo alta”, ha detto Gufran Beig dell'agenzia governativa per la qualità dell'aria. “L'umidità e le temperature più fredde rispetto alla media stagionale fanno sì che le particelle dei fuochi si posino sulle gocce rimanendo sospese, creando una densa nebbia di smog”.
Il momento peggiore dovrebbe essere quello della notte compresa tra l'11 e il 12 novembre, quando i livelli di PM 2.5 aumenteranno del 148% rispetto alla media degli ultimi 10 giorni e il PM 10 addirittura del 170%. Mentre delle prime, le particelle più piccole, la concentrazione nell'aria sarà di 430 microgrammi per metro cubo, cioè sette volte il limite per la salute fissato a 60 microgrammi, delle seconde la concentrazione sarà addirittura di 956 microgrammi per metro cubo, cioè più di 9 volte la soglia massima.
In India si trovano 13 delle 20 città più inquinate del mondo. Nel 2014 due studi, uno dell'università di Yale e uno della Worl Health Organization, usciti rispettivamente a febbraio e maggio, hanno stabilito che l'aria di Nuova Delhi è la più inquinata della terra, 3 volte superiore rispetto a quelli di Pechino, considerata fino a poco tempo fa la peggiore. Secondo i dati del WHO, Delhi viaggia su una media di 153 microgrammi di PM 2.5 per metro cubo, una follia. Tutto ciò ha ovviamente delle gravi ripercussioni sulla salute della popolazione.
Come racconta il reporter del Guardian Alok Jha, che in previsione della Cop 21 di Parigi ha girato delle immagini per ITV News nel maggiore ospedale della capitale indiana che si occupa di problemi respiratori, ultimamente le sale rimangono aperte anche il doppio del normale orario per far fronte alle richieste di intervento. Nonostante ciò i corridoi sono pieni di pazienti ansimanti e la stanza con le maschere dell'ossigeno per riprendere a respirare normalmente ha spesso una lunghissima coda fuori dalla porta. L'inquinamento atmosferico sta creando seri problemi di salute ai bambini. Si stima che siano 4,4 milioni quelli che hanno danni irreversibili ai polmoni, che solitamente corrispondono ad una capacità ridotta che non verrà mai più recuperata. Oltre agli scontati disturbi asmatici e cardiovascolari, anche il resto della popolazione soffre di una serie di gravi patologie legate direttamente allo smog, quali malformazioni, rallentamenti della sviluppo e tumori.
Inceneritori, fumi industriali e centrali termoelettriche le principali attività che avvelenano l'aria della capitale indiana, ma il fattore che incide maggiormente è il traffico automobilistico. Nel 2000 a Delhi c'erano circa 3,2 milioni di veicoli, mentre nel 2015 sono diventati più di 8,8 milioni. Solo nel 2014 in città il numero di automobili è aumentato di oltre 550mila unità, senza contare le migliaia di camion che tutti i giorni transitano nelle strade della capitale indiana. La maggior parte dei veicoli sono dotate di motori diesel, che com'è noto rilasciano inquinanti molto più nocivi dei motori a benzina. L'organizzazione ambientalista indiana National Green Tribunal si è battuta a lungo per vietare il passaggio dei vecchi camion nella capitale, ma la soluzione non è ancora stata trovata. Le autorità di Delhi propongono una "pollution tax", cioè l'imposta sui veicoli commerciali e inoltre si propone di ridurre la circolazione delle auto
private a fronte del rafforzamento del trasporto pubblico.
(foto the Guardian)