Uci: "La bicicletta ci potrebbe fare risparmiare 25 bilioni di dollari"
Una ricerca condotta dall’Unione Internazionale dei Ciclisti calcola che il vertiginoso risparmio sarebbe la conseguenza della mancata costruzione e manutenzione di infrastrutture dedicate al traffico motorizzato
17 November, 2015
di Laura Tajoli
Se più persone andassero in bicicletta invece di guidare un’automobile, entro il 2050 nel mondo si potrebbero risparmiare 25 bilioni (duemila miliardi) di dollari in infrastrutture. È quanto emerge da una ricerca dell’UCI (Unione Internazionale dei Ciclisti) condotta con il contributo della Federazione Europea dei Ciclisti, l’Associazione di Fornitori di prodotti per le biciclette e insieme all’Università della California e l’Istituto per le politiche di Trasporto e di Sviluppo americane.
Promuovere la mobilità ciclabile farebbe anche risparmiare il 10 per cento delle emissioni di anidride carbonica. “La bicicletta è un mezzo di trasporto fondamentale per milioni di persone sulla Terra”, ha dichiarato il presidente dell’UCI Brian Cookson. “Siamo felici di avere finanziato questa ricerca che dimostra che se un numero maggiore di governi dessero il buon esempio, così come accaduto nei Paesi Bassi e in Danimarca, e rendessero le loro città più vivibili e adatte agli spostamenti senza motore, la qualità della vita subirebbe un netto miglioramento, perché ci sarebbero minori emissioni di CO2 e meno costi di trasporto”.
Lo studio ha messo sotto la lente di ingrandimento un migliaio di città in tutto il mondo, per capire quanto i loro abitanti utilizzino le due ruote. È così emerso che, in media, il 6% di tutti gli spostamenti sulla Terra sono effettuati in bici con dati che spaziano dall’1% del Nord America e dell’Australia al 25% di Paesi Bassi, Cina e Giappone.
Entro il 2030, in seguito a decisi provvedimenti politici, l’utilizzo della bicicletta potrebbe coprire l’11% della domanda di trasporto fino arrivare al 14% nel 2050, facendo così risparmiare tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Gli autori dell’indagine hanno prospettato uno scenario per ogni regione del mondo, immaginando che i ciclisti raggiungano ovunque le percentuali che oggi sono reali soltanto nelle nazioni che più fanno uso della bicicletta.
In questa futuribile e possibile previsione, allora, il risparmio di 25 bilioni di dollari sarebbe la conseguenza della mancata costruzione di nuove autostrade e parcheggi e del non dovere intervenire per sistemare le infrastrutture esistenti, grazie al minore traffico su motore.
Per concludere, gli autori della ricerca hanno voluto stilare una serie di suggerimenti, uno stimolo che dovrebbe incentivare governi e cittadini al graduale passaggio dall’automobile alla bicicletta:- Sviluppare le infrastrutture ciclabili rapidamente e su larga scala
- Incentivare il bike-sharing nelle città grandi e di media grandezza
- Proteggere ciclisti e pedoni con interventi legislativi appropriati per dare loro maggiore sicurezza sulle strade
- Investire nel trasporto pubblico e nei percorsi pedonali in modo da creare collegamenti e opzioni diversificate per effettuare viaggi senza motore
- Coordinare il trasporto metropolitano in modo che i nuovi investimenti puntino ad aumentare l’uso della bicicletta
- Penalizzare gli interventi che prevedono l’utilizzo dei veicoli a motore come i parcheggi gratuiti
- Incoraggiare il ciclismo e il trasporto attivo attraverso politiche di incentivo e campagne informative
- Indirizzare le tasse sui carburanti e le altre entrate derivanti dal sistema di trasporto a motore verso investimenti per un trasporto sostenibile.
Fonte: road.cc