Finisce il mercato, inizia Recup. Così a Milano si combatte lo spreco alimentare e si crea comunità
Rebecca Zaccarini, di Recup, racconta come si recuperano gli avanzi di cibo a fine mercato, per distribuirli ad anziani ed indigenti. Un progetto partito in viale Papiniano, ma che vorrebbe estendersi a tutti i mercati di Milano
07 December, 2015
di Rebecca Zaccarini
Il mercato sta terminando, i commercianti svendono gli ultimi prodotti prima di chiudere cassa. La piazza sulla quale ogni settimana vengono allestiti i banchi si colora di frutta e ortaggi che rotolano per terra, insieme a bucce e scarti; in poco tempo arriverà il servizio Amsa a ripulire tutto.
I bidoni si riempiono di avanzi; purtroppo, ancora oggi, nonostante un'Expo sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, tanti alimenti ancora mangiabili vengono buttati via, nella spazzatura.
Solitamente sono più i commercianti "spuntisti" (quelli che non hanno il posto fisso e devono "fare la spunta" quando arrivano, cioè mettersi in fila e sperare di essere presi per i posti vacanti) che più sprecano cibo ancora commestibile: sono obbligati per legge a lasciar pulito il posteggio assegnatogli e non sanno cosa farsene di ciò che avanza. Gli abitués, invece, da circa un anno si comportano diversamente. "Prima buttavamo via tutto", racconta uno di loro, "siamo obbligati a liberare l'area, quindi tutti gli eccessi o l'invenduto finivano nei bidoni; spesso non riusciamo a portare a casa molte cose, perché non tutti abbiamo celle frigorifere o altri modi per conservare gli alimenti fino al prossimo mercato, soprattutto se é sabato e la domenica non si vende. Ora invece ci sono i ragazzi che fanno RECUP".
In un angolo del mercato, infatti, vicino al cassone per l'umido, c'é un discreto affollamento di persone, di diversa provenienza ed età; ci sono studenti, anziani, persone visibilmente indigenti. Chi corre e torna con cassette di cibo, chi distribuisce, chi - chino a terra - divide i prodotti buoni da ciò che, effettivamente, è da buttare via. Fare RECUP vuol dire recuperare e ridistribuire il cibo invenduto o avanzato dal mercato, ma non solo: una volontaria si sta sbracciando per regalare pane, donatole da un panettiere del quartiere; un'altra é appena tornata con un cabaret di croissants dal bar a fianco. "Sono le 5 di pomeriggio, il bar mette fuori gli aperitivi e ci regala i dolci, che altrimenti sarebbero stati sprecati. Noi ci facciamo merenda!", sta spiegando ad un passante curioso.
Un gruppo di anziani si avvicina alla ragazza, Ilaria, per servirsi; discutono un po' su cosa scegliere, in modo giocoso. "Prima queste persone recuperavano dalla spazzatura il cibo commestibile, aprivano i bidoni e litigavano tra loro per avere il pezzo migliore. Non si parlavano nemmeno, erano in rivalità. E si sentivano umiliati nel farlo. Qui ci sono anche molti anziani, molti sono cittadini milanesi", continua Ilaria, mentre butta via il cartone dei croissants, ora vuoto. "Noi abbiamo iniziato a dire loro di recuperare il cibo tutti insieme, invece che individualmente; di rispettarsi e collaborare, per evitare lo spreco, ma anche la vergogna. I commercianti ci regalano i prodotti buoni, anziché buttarli via, poi noi a turno smistiamo o distribuiamo agli altri."
E' importante che tutti diano una mano, per capire cosa vuol
dire lavorare insieme ed avere un guadagno diverso dalla moneta. Ciò che ha
perso valore economico, riacquista così valore sociale; questo é lo slogan di RECUP.
Cos'è il progetto Recup-Zero Sprechi
L'obiettivo di Recup é quello di recuperare gli avanzi di cibo (soprattutto frutta e verdura) al termine dei mercati comunali e ridistribuirlo tra gli abitanti anziani ed indigenti della zona, creando comunità. Per ora esso é attivo in Zona 1 e 6, ma la volontà sarebbe quella di coprire tutta Milano. Se il progetto venisse supportato anche dagli abitanti dei quartieri, si potrebbe agire nel piccolo, creando più dialogo tra le persone. Con un approccio glocale: operante localmente, ma estendibile “globalmente”.
Volontari e organizzatori sono presenti ogni sabato (ore 16:00) e martedì (ore 14:00) al mercato di Viale Papiniano, Piazza Sant'Agostino.
La presenza è invece saltuaria e in corso di organizzazione nei mercati di via Curiel, il venerdì (ore 14:00) e via Odazio, il giovedì (ore 14:00).
Recup-Zero Sprechi vorrebbe estendersi ad altri mercati, in base alla presenza di volontari e alle necessità dei quartieri e sta cercando persone che vogliano collaborare e avviare il progetto nei mercati del proprio quartiere. In media sono presenti dai 2 agli 8 volontari, per tutta la durata del recupero (circa un'ora e mezza).
Per maggiori informazioni visitate il nostro blog: http://recupmilano.blogspot.it/, la pagina facebook: https://www.facebook.com/recupmilano/?fref=ts o scrivete all'indirizzo mail recuperamilano@gmail.com.
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