Sostenibilità ambientale di EXPO 2015, un esempio per i futuri Grandi Eventi
La sostenibilità ambientale di EXPO, certificata da enti come DNV GL e LEED, è stata positiva. La gestione dei rifiuti da parte di AMSA, tra le attività meglio percepite secondo i sondaggi. Ecco i numeri principali
21 December, 2015
C’erano proprio tutti lunedì 21 dicembre, nella sede EXPO milanese di via Rovello, i rappresentanti dei soggetti che, durante i sei mesi dell’Esposizione
Universale, hanno lavorato per garantire la sostenibilità ambientale del Grande
Evento.
Introdotti da Gloria Zavatta, Sustainability Manager di Expo 2015, che ha
fatto gli onori di casa, sono intervenuti l’Assessora
all’Ambiente della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, l’Assessore alla
Mobilità e Ambiente di Milano Pierfrancesco Maran, il Responsabile Operativo
Amsa-Gruppo A2A Mauro De Cillis e il Direttore Generale di Conai, Consorzio
Nazionale Imballaggi, Walter Facciotto.
“La sostenibilità ambientale di un evento come EXPO è stato un processo lungo e complesso, come un mosaico di diversi interventi. Abbiamo iniziato quasi in sordina, a parlare della sostenibilità, perché volevamo portare i risultati.” Così ha commentato Gloria Zavatta, presentando i principali dati di un cammino fatto a braccetto di partner come Regione Lombardia, Comune di Milano, Amsa e Conai. Ribadendo che il tema di ieri era la sostenibilità ambientale dei sei mesi durante i quali EXPO si è svolta, non la questione del futuro dell’area, ancora oggi in discussione.
Verde, acqua, energia e illuminazione, criteri di costruzione, materiali utilizzati, mobilità e compensazioni delle emissioni di anidride carbonica, raccolta differenziata e riciclo: sono i principali ambiti in cui si è articolata l’azione “green” di Expo 2015, che alla fine si è voluta fare riconoscere da importanti soggetti terzi indipendenti.
Sono soprattutto le 2 certificazioni ambientali ottenute e la gestione dei rifiuti, con il dato del 67% di raccolta differenziata di media (con l'ultimo trimestre al 70%), che hanno proiettato l’Esposizione
Universale italiana in testa alla classifica dei Grandi Eventi attenti all’ambiente. L’Expo di Milano ha fatto
meglio anche dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di
differenziata e una sola certificazione per la gestione ambientale della
manifestazione.
In tema di efficienza energetica, è stato ricordato l'impegno profuso per ridurre i consumi, acquisire energia rinnovabile e compensare le emissioni di CO2, attraverso progetti di alta qualità, sia locali sia realizzati in alcuni dei Paesi esteri che hanno partecipato alla manifestazione. Gloria Zavatta ha precisato come la compensazione locale abbia aiutato Comuni italiani, con progetti qualificati e concreti (come l'acquisto di caldaie meno inquinanti), con la singola tonnellata di CO2 emessa compensata anche a €250 ("quando avremmo potuto trovare crediti acquistabili a 5 euro"); poi con progetti di compensazione di CO2 riguardanti territori di alcuni Paesi partecipanti all'evento, anche qui cercando di privilegiare la serietà e la certezza dell'intervento di compensazione.
DNV GL e LEED NC, i soggetti terzi che
hanno riconosciuto all’evento le specifiche certificazioni internazionali:
Certificazione di conformità allo standard internazionale ISO 20121:2012 del proprio Sistema di Gestione per la Sostenibilità dell’Evento – Dicembre 2014 per la fase di preparazione e Luglio 2015 per la fase di evento (ente di certificazione di terza parte DNV GL).
Certificazione ISO 14064:2006 degli Inventari delle emissioni di CO2 relativi agli anni di esercizio 2012, 2013 e 2014, nel mese di Ottobre 2015 (ente di certificazione di terza parte DNV GL) – in preparazione l’inventario 2015-16 che seguirà anche la dismissione.
Certificazione LEED NC – Livello PLATINUM per Cascina Triulza – verifica autonoma di ente di certificazione di terza parte GBC USA – Settembre 2015.
Progetto Piastra e Sito con criteri di sostenibilità “certificabili” – LEED ND – verifica autonoma di ente di certificazione di terza parte ICMQ – Anni 2013, 2014 e 2015.
L’altro punto forte di EXPO 2015 è stata sicuramente la raccolta e gestione dei rifiuti, che ha visto quotidianamente all’opera 150 addetti Amsa, impiegati durante l’apertura diurna e serale del sito espositivo. Mauro De Cillis, direttore operativo di Amsa, ha dato un resoconto del grande impegno profuso dell'azienda durante i sei mesi. Attrezzature moderne, come aspiratori elettrici e retini telescopici per la pulizia dell'acqua, compattatori fotovoltaici per la raccolta differenziata, l'isola ecologica Amsa presente dentro il sito di Expo, una flotta di automezzi a bassissimo impatto ambientale (elettrici o metano), hanno permesso una gestione dei rifiuti che ha portato al dato del 67% medio di raccolta differenziata, con punte del 70% ed oltre nelle settimane conclusive. 6300 le tonnellate complessive dei rifiuti raccolti ad Expo. La parte differenziata è stata composto a sua volta dal 24% di organico, 17% carta cartone, 14% vetro, 11% plastica e alluminio, 5% terre di spazzamento.
De Cillis ha inoltre precisato che la qualità delle frazioni raccolte è stata ottima, sempre con meno del 5% di frazione estranea, quel limite considerato da non superare per ottenere materiale differenziato che possa essere riciclato al meglio.
"Expo – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia del Comune di Milano Pierfrancesco Maran - è stata anche per la mobilità sostenibile di Milano una sfida vinta. Grazie all’efficienza del trasporto pubblico, che ha consentito al 60% dei visitatori di raggiungere il sito espositivo con la metropolitana, il passante ferroviario e i treni. Nei sei mesi, Atm ha trasportato oltre 12 milioni di passeggeri in metropolitana, con indici di regolarità del servizio che hanno sfiorato il 100%. Un risultato straordinario che ha reso Milano orgogliosa e virtuosa agli occhi del mondo".
Leggi anche:
Facciotto, CONAI: con la raccolta differenziata ad EXPO abbiamo vinto una sfida / VIDEO