Milano, da lunedì ritornano le misure antismog. Nuovo vertice a Roma
Il "vademecum" Galletti del 30 dicembre, un piano che doveva essere nazionale, al settimo giorno di sforamenti del Pm10, in realtà non è mai partito - da REPUBBLICA MILANO del 29.01.2016
29 January, 2016
«Mi auguro che dopo questa riunione si metta fine alla babele dei provvedimenti in materia di smog e che i Comuni si adeguino». Sperava così il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il 30 dicembre scorso, al termine del tavolo romano da lui stesso convocato con mezza Italia presente e in piena emergenza smog. Un mese dopo, la Lombardia e Milano sono di nuovo con le polveri oltre i limiti e non c’è traccia di una strategia comune. Oggi, salvo sorprese, verranno raggiunti i dieci giorni di fila di superamento della media di Pm10 nelle dieci centraline della provincia, la soglia che da lunedì farà scattare le ormai classiche misure del protocollo della Città metropolitana, a Milano città e nei comuni dell’hinterland che, volontariamente, aderiranno. E cioè stop ai diesel Euro 3 dalle 8.30 alle 18 in settimana (dalle 7.30 alle 10 per i mezzi commerciali) e un grado e due ore in meno di accensione delle caldaie. Nulla è cambiato, insomma, dopo il vertice romano di fine anno. In compenso la prossima settimana ci sarà un nuovo giro di tavoli antismog.
Il ministro Galletti ha riconvocato difatti per martedì prossimo i governatori e i sindaci delle grandi città per l’emergenza polveri e per aggiornare «l’avanzamento del protocollo del 30 dicembre 2015». Quel protocollo condiviso con i presenti, Lombardia inclusa, che prevederebbe sconti sui bus, abbassamento dei limiti di velocità di 20 km orari nelle città e due gradi in meno dei riscaldamenti negli edifici pubblici e privati. Un piano che doveva essere nazionale, al settimo giorno di sforamenti del Pm10, ma che in realtà non è mai partito. Anci Lombardia e Palazzo Marino hanno più volte sollecitato la Regione affinché facesse da regista, ma il Pirellone, pur avendo convocato un tavolo a metà gennaio — che si riunirà ancora e non a caso lunedì prima del nuovo impegno romano — ha ribadito la sua contrarietà a qualsiasi misura emergenziale, puntando su interventi più strutturali e sulla richiesta di fondi al Governo. Sul fatto che il vademecum Galletti sia rimasto sulla carta, l’assessore comunale all’Ambiente, Pierfrancesco Maran, dice: «Ci saremmo aspettati che da quell’incontro di dicembre sarebbe uscito un protocollo comune imposto dal Governo o dalla Regione per applicare regole condivise su un territorio più esteso, e speriamo ancora che ciò possa avvenire».
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