Cambiamento climatico: città sempre più a rischio per bombe d'acqua
Lo afferma uno studio australiano, pubblicato su Geophysical Research Letters, secondo cui eventi piovosi estremi non sono solo più violenti e frequenti, ma tendono anche ad essere più concentrati, sfogando tutta la loro forza su singole aree
10 May, 2016
(ansa ambiente)
Città sempre più a rischio per precipitazioni intense e ristrette nel tempo e nello spazio, vere e proprie "bombe d'acqua" molto localizzate, in aumento a causa dei cambiamenti del clima. Lo afferma uno studio australiano - pubblicato su Geophysical Research Letters - secondo il quale eventi piovosi estremi non sono solo più violenti e frequenti, ma tendono anche ad essere più concentrati, sfogando tutta la loro forza su singole aree e con possibili conseguenze disastrose se ad essere colpite sono grandi città e centri abitati.
"Col progredire del riscaldamento globale", afferma il ricercatore che ha guidato lo studio, Conrado Wasko, dell'Università australiana del New South Wales, "le tempeste si stanno riducendo nella spazio e nel tempo". Stanno diventando cioè "più concentrate su aree più piccole e la pioggia si riversa più copiosa e con più intensità in un periodo di tempo ristretto". Così accade che una enorme quantità d'acqua colpisce una zona ristretta, aumentando il rischio di allagamenti e inondazioni. A queste conclusioni gli scienziati sono arrivati analizzando insieme a un team dell'Università di Adelaide dati provenienti da 1.300 pluviometri e 1.700 stazioni di temperatura di tutta l'Australia. Informazioni cruciali per capire come le variazioni di temperatura influiscano su distribuzione geografica e intensità delle tempeste.
Anche se la fonte dei dati è l'Australia, notano i ricercatori, le considerazioni che ne scaturiscono hanno una portata globale. "L'Australia è un continente che abbraccia quasi tutte le zone climatiche della terra - mediterraneo, tropicale, temperato, subtropicale - tranne il clima Artico o Antartico", precisa l'altro autore dello studio, Ashish Sharma. Gli studiosi australiani citano anche Roma, al pari di Giacarta in Indonesia o di Bangkok in Thailandia, come esempio di città colpite occasionalmente da vere e proprie "bombe d'acqua".
"Molti centri urbani hanno infrastrutture per lo smaltimento delle acque piovane concepite in base a schemi di precipitazioni del passato. Oggi però non sono più sufficienti", sottolinea Sharma.