5 mila tonnellate di pneumatici abbandonati: parte prelevio dal deposito Gianturco a Napoli
Al via le operazioni di prelievo delle 5.000 tonnellate di pneumatici fuori uso abbandonate da oltre otto anni in un deposito in zona Gianturco, nel comune di Napoli, in prossimità della stazione ferroviaria
23 May, 2016
Sono partite lunedì 23 maggio le operazioni di prelievo delle 5.000 tonnellate di pneumatici fuori uso abbandonate da oltre otto anni in un deposito in zona Gianturco, nel comune di Napoli, in prossimità della stazione ferroviaria: equivalenti a circa 550.000 pneumatici da autovettura, rappresentano un pericolo per la sicurezza dell’ambiente e per la salute pubblica. L’operazione, che durerà due mesi, rientra tra le attività previste nel “Protocollo per l’attuazione di interventi di prelievo e gestione di pneumatici fuori uso abbandonati nel territorio delle province di Napoli e Caserta”, stipulato nel 2013 tra il ministero dell’Ambiente, l’incaricato del Governo per il contrasto dei roghi in Campania Prefetto Donato Cafagna, i Comuni e le Prefetture di Napoli e Caserta e il consorzio Ecopneus, “braccio operativo” del ministero e delle altre istituzioni in questa attività.
“Oggi – commenta il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – diamo un altro segnale chiaro della presenza congiunta delle istituzioni di fronte ai problemi ambientali della Campania. Anche un solo copertone abbandonato per la strada è uno sfregio all’ambiente: un cimitero di pneumatici come quello che c’è in zona Gianturco è quanto di più intollerabile, perché oltre a essere un pericolo costante in pieno centro abitato, rappresenta una pessima cartolina di Napoli all’arrivo in stazione. Nelle province di Napoli e Caserta – conclude il ministro – c’è una lunga e complessa attività di recupero ambientale che stiamo portando avanti con determinazione e con tutti gli strumenti possibili, puntando anche sul riciclo come alternativa al degrado”.
Le operazioni coinvolgeranno sei aziende: due per il trasporto di pneumatici e quattro per le operazioni di frantumazione, attraverso cui è possibile ottenere acciaio e gomma riciclata per applicazioni nello sport, nelle infrastrutture, in edilizia e per molti altri usi. Il Protocollo prevede inoltre che la gomma ottenuta dal trattamento degli PFU venga messa gratuitamente a disposizione dei comuni del territorio per progetti di pubblica utilità.
Ad oggi grazie al Protocollo è stato già possibile rimuovere dalle strade di 24 comuni della “Terra dei Fuochi” centomila pneumatici fuori uso, pari a oltre mille tonnellate di peso, assicurando un corretto recupero e scongiurando che venissero utilizzati come innesco per i roghi di rifiuti.