MinAmbiente e Finanza: “Guerra agli shopper illegali in difesa della chimica verde”
Con l'operazione pilota in Calabria e Sicilia Ministero dell'Ambiente, Finanza, Carabinieri, Arpa e Assobioplastica insieme per contrastare il fenomeno dei sacchetti illegali e sostenere la chimica verde
08 June, 2016
La lotta ai sacchetti illegali in plastica entra nel vivo. Durante la conferenza stampa, tenutasi presso la sede del Ministero dell'ambiente a Roma alla presenza del Ministro Gian Luca Galletti, del Generale Gennaro Vecchione (Comandante del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza) e del Colonnello Vincenzo Tuzi (Comandante del Nucleo speciale Tutela Intellettuale) è stato illustrato il programma di prevenzione e repressione dei settori degli imballaggi di materiale plastico non conforme agli standard di legge.
Grazie alla collaborazione avviata tra il Nucleo Speciale Tutela della Proprietà Intellettuale della Finanza, all'Arpa Umbria e Assobioplastiche sono stati illustrati i risultati dell'operazione pilota conclusa ieri in Sicilia e Calabria, che ha portato al sequestro di oltre 200mila shopper non in regola e più di 2 tonnellate di materia prima per la produzione dei sacchetti. Una operazione nella quale sono stati contestati decine di illeciti amministrativi e multe fino a 1,8 milioni di euro, mentre trentotto persone sono state deferite all'autorità giudiziaria per frode in commercio e concorso nel reato.
Il Ministro Galletti durante il suo intervento ha precisato che non sarà solo la Guardia di Finanza a occuparsi del fenomeno infatti, come accaduto questa mattina a Torino, ci saranno anche i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe), con una cabina di regia unica in capo al Ministero dell'Ambiente. “Le istituzioni italiane – ha detto il ministro – sono schierate a difesa di quella filiera sana della circular economy che rispetta la legge e sceglie l'ambiente come valore di sviluppo”. “Il concetto è semplice – ha concluso il ministro – chi inquina paga, chi inquina va in galera”.
Per il Generale Vecchione, il contrasto a questo fenomeno non deve essere visto come un'azione di sola repressione, perché molto spesso dietro a questo il fenomeno ci sono traffici illeciti legati ad interessi criminali. “Quindi è importante che per contrastare questa illegalità c'è bisogno di tutti i cittadini e della società civile”.
A ribadire l'impegno comune per l'ambiente, la legalità e la libera concorrenza sul mercato è stato lo stesso Ministro elogiando il settore della chimica verde, “un settore che crea buona occupazione e non mette in contrasto ambiente, salute e lavoro”.