Rifiuti, primo sondaggio di Eco dalle Città su come si organizza la differenziata in casa: organico problema principale
A Torino abbiamo intervistato due campioni di abitanti del quartiere Vanchiglia, teatro di azione delle Sentinelle dei Rifiuti organizzato con la raccolta stradale. Pochissimi raccolgono i rifiuti organici, mentre il 14% non fa proprio la raccolta differenziata. È un caso isolato?
19 June, 2016
Che la raccolta differenziata sia un dovere di tutti i cittadini questo è ormai consolidato, che venga fatta correttamente non è altrettanto scontato. Le Sentinelle dei Rifiuti, il progetto di Eco dalle Città di sensibilizzazione alla raccolta differenziata nel quartiere Vanchiglia di Torino, hanno fatto un sondaggio tra gli abitanti della case ex Italgas per vedere come si organizzano nel differenzi are i rifiuti prodotti tra le mura domestiche. Lo stesso sondaggio è stato poi ripetuto tra gli studenti, quasi tutti fuori sede, che abitano nel quartiere. Si tratta di una zona della città in cui la raccolta rifiuti è stradale, franck muller replica watches cioè organizzata con i grandi contenitori carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro e lattine, rifiuti organici adiacenti ai marciapiedi.
Ad entrambi i campioni sono state rivolte due semplici domande: fate la raccolta differenziata in casa? E come raccogliete i diversi materiali?
Per quanto riguarda il complesso residenziale ex Italgas, il primo dato che emerge è che considerando 100 persone intervistate, 14 hanno dichiarato di non fare per nulla la raccolta differenziata dei rifiuti. I motivi sono il disinteresse, la mancanza di tempo per via degli impegni con bambini piccoli, la mancanza di spazio in casa, oppure l'evergreen "tanto non serve a niente".
Il secondo dato che balza all'occhio è che soltanto il 14% del totale dice di fare la raccolta differenziata dell'umido in casa. Tutte le altre persone dunque buttano nell'indifferenziato qualunque tipo di rifiuto organico, dagli avanzi di cibo, alle bucce di frutta e verdura, dalle croste di formaggio, agli alimenti scaduti. Dopo mesi passati a controllare i bidoni stradali della raccolta dell'organico, quasi sempre semi vuoti, il dato non è poi così sorprendente ma comunque allarmante. Anche per gli altri materiali i dati raccolti non sono incoraggianti. La metà delle persone intervistate dice di non fare la raccolta differenziata della carta, cosa davvero strana visto che la carta è uno dei materiali più facili e comodi da conferire correttamente una volta raccolta, grazie al porta a porta di Cartesio presente in tutti i condomini a meno di disservizi isolati. il 28% delle persone invece dice di non differenziare il vetro, ma di produrne comunque poco. Solo il 15% infine dichiara di non fare la raccolta differenziata della plastica, il materiale in assoluto più presente e ingombrante nella maggior parte delle case.
Passiamo agli studenti. Ne sono stati intervistati 100 e i dati raccolti sono in linea con quanto dichiarato dagli abitanti delle case ex Italgas: il 14% del totale intervistato dice di non fare la raccolta differenziata dei rifiuti, o di farla talmente male e saltuariamente che è come non farla. Alcuni dicono di “non avere tempo”, altri ammettono che non è una cosa di loro interesse. Per l’organico stesso discorso, numeri molto bassi: è solo il 30% che dichiara di differenziarlo correttamente. Per quanto riguarda gli altri materiali invece è del 28% la percentuale degli studenti che ammette di non fare la raccolta della carta, 18% quella che non fa la raccolta del vetro, mentre la totalità di coloro che fanno la differenziata dichiara di fare quella della plastica.
Le risposte date dai due campioni hanno ovviamente un margine di errore, che può essere dovuto "al voler fare bella figura" raccontando quindi una situazione migliore di quanto sia in realtà, ma può essere anche un errore in positivo: gli studenti che convivono in grandi appartamenti ad esempio non sempre hanno le stesse abitudini e qualcuno magari differenzia i rifiuti meglio di quanto il suo coinquilino abbia dichiarato. Bisogna comunque dire che i dati raccolti rispecchiano la situazione riscontrata in questi mesi passati ad esaminare i cassonetti dell'indifferenziato nelle strade del quartiere: la quasi totalità di ciò che si trova al loro interno è costituita da materiali perfettamente differenziabili e riciclabili.
Non fa alcuna differenziata: 14%
Plastica: la fa il 71%
Vetro: lo fa il 58%
Carta: la fa il 43%
Organico: lo fa il 14%
Non fa alcuna differenziata: 14%
Plastica: la fa l'86%
Vetro: lo fa il 68%
Carta: la fa il 48%
Organico: lo fa il 30%
(foto http://www.ecologiae.com)