di Rebecca Zaccarini
(foto di Stefano D'Adda)

Nel dicembre 2012 nasce CasciNet, un'associazione avviata da un gruppo di trentenni con la volontà di tutelare e valorizzare l'identità storica, artistica e ambientale di Cascina Sant’Ambrogio, in via Cavriana 38. L'incontro tra le varie competenze dei soci ha dato il via a una serie di attività variegate, che spaziano dalla musica all'alimentazione, l'ambiente, la cultura, la socialità, l'arte e l'agricoltura.

CasciNet ha concordato con il Comune di Milano un progetto di riqualificazione dello spazio, avuto in concessione già dal 2014, e rispetto al quale nello scorso febbraio è stato firmato un accordo di affittanza trentennale. Sono due i progetti che CasciNet ha avviato in questi anni, in campo agricolo e ambientale: "Food Forest" e "Terra Chiama Milano", un percorso nella progettazione eco-sostenibile attraverso l’educazione ambientale, la permacultura e gli orti condivisi, dove circa sessanta ortisti (GiardiNet) hanno trovato "terra per i loro denti". Sono stati avviati poi i lavori di restauro dell'abside del 1200, una presenza antica meravigliosa della cascina, e di creazione di spazi per il Co-working; oltre a numerosi eventi musicali per addolcire le fatiche di chi lavora in campagna e di chi invece va a CasciNet per riprendersi dalla spesso stressante routine cittadina.

Il progetto agro-ecologico di CasciNet, "Terra Chiama Milano", è nato nel 2013 dando vita agli Orti Condivisi. Gli ideatori e responsabili di questo movimento ambientale sono Sara Fagnani, ingegnere ambientale, e Umberto Gotti, economista sociale. Nel 2012 i due hanno unito le loro passioni per creare un'iniziativa che si occupasse di orti, di filiera corta, di educazione ambientale e che fosse concentrata sulla permacultura, una tecnica di coltivazione che ha bisogno di poche cure per proteggere il terreno e guarda soprattutto ai bisogni della natura.

In linea con tutto ciò si sviluppano ed alimentano i principi che gravitano attorno al giardino comunitario di CasciNet: la cura della terra, la cura della persona e la condivisione equa delle risorse. Ci sono sessanta pezzi di terra, dai 6 ai 20 mq, che danno vita ad una comunità in cui oltre che lavorare ci si conosce, si scambiano idee e pratiche, ci si ritrova generando energia positiva nella cascina con attività ed eventi. Il recupero dei materiali dalla falegnameria e da altri luoghi ha permesso di creare una compostiera, le strutture e le mini-serre necessarie al mantenimento degli appezzamenti di terra. C'è persino un'opera d'arte, “Radici in Equilibrio”, di Pilar Soto, fatta con le piante stesse, che è il primo passo per un tentativo d'implementazione dell'arte nella natura in una realtà già così variegata, ma aperta a nuove idee e proposte, quale è CasciNet.

Essendo Cascina Sant'Ambrogio in Zona 4, la stessa del mercato di Piazza Ferinando Martini, dove si è avviato il recupero di cibo con le ragazze di Recup (anche per il progetto QuartieriRicicloni), abbiamo pensato a una collaborazione simile a quella già avviata in via Esterle con gli Orti di Via Padova. La possibilità, cioè, di convogliare agli Orti Condivisi di Cascinet la frutta e la verdura non recuperabili a scopo umano, ossia il "vero" rifiuto organico che resta dopo la selezione degli alimenti dei volontari di Recup. In questo modo, essendo "Martini" tra i mercati in cui ancora non c'è la raccolta differenziata Amsa, si potrà contribuire alla creazione di compost, di nuova vita, di nuovi progetti condivisi.

*QuartieriRicicloni fa parte del progetto "Cittadinanza attiva contro lo spreco a Milano", realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.

Leggi anche: