In autunno a Segrate un progetto pilota sulla raccolta dei rifiuti indifferenziati
Si cercherà di misurare i rifiuti attraverso un sistema volumetrico, con sacchi specifici forniti gratuitamente a ogni tipologia di utenza
07 July, 2016
a cura di Laura Tajoli
Il comune di Segrate e AMSA a
ottobre attiveranno
al Villaggio Ambrosiano, nel
Quartiere dei Mulini e Boffalora un progetto pilota finalizzato a incrementare
la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti aumentando
all'origine la quantità di materiali recuperabili destinandoli alle diverse
filiere per il recupero.
Il progetto avrà la durata sperimentale di un anno e coinvolgerà un campione di circa 1700 utenze domestiche e 150 non domestiche individuate da AMSA in accordo con l’amministrazione e riguarderà la frazione secca o indifferenziata. Verrà effettuata la puntuale misurazione dei rifiuti attraverso un sistema volumetrico, l’utilizzo obbligatorio di sacchi specifici che verranno forniti gratuitamente a ciascuna tipologia di utenza e, per incentivare i cittadini a un uso corretto dei sacchi forniti, la riduzione della frequenza di prelievo da parte degli operatori da trisettimanale a bisettimanale.
L’avvio della sperimentazione sarà preceduto da una campagna informativa dettagliata che illustrerà il progetto e in cui saranno fornite tutte le informazioni pratiche necessarie.
“La riduzione della frazione secca residua – spiega Santina Bosco, assessore all’Ambiente - consentirà di contenere i costi di smaltimento legati alla quantità di rifiuto indifferenziato avviato alla termovalorizzazione. Nel contempo, l’aumento delle frazioni di rifiuti differenziati come la carta o la plastica porterà all’amministrazione maggiori introiti in forma di contributi da parte del Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi. Abbiamo due obiettivi a cui puntiamo con l’attuazione di misure come questa, che renderemo strutturale estendendola a tutti i quartieri – dice l’assessore - raggiungere la percentuale del 65% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani al primo anno e recuperare contributi Conai sufficienti a ridurre sensibilmente la TARI”.
Il progetto avrà la durata sperimentale di un anno e coinvolgerà un campione di circa 1700 utenze domestiche e 150 non domestiche individuate da AMSA in accordo con l’amministrazione e riguarderà la frazione secca o indifferenziata. Verrà effettuata la puntuale misurazione dei rifiuti attraverso un sistema volumetrico, l’utilizzo obbligatorio di sacchi specifici che verranno forniti gratuitamente a ciascuna tipologia di utenza e, per incentivare i cittadini a un uso corretto dei sacchi forniti, la riduzione della frequenza di prelievo da parte degli operatori da trisettimanale a bisettimanale.
L’avvio della sperimentazione sarà preceduto da una campagna informativa dettagliata che illustrerà il progetto e in cui saranno fornite tutte le informazioni pratiche necessarie.
“La riduzione della frazione secca residua – spiega Santina Bosco, assessore all’Ambiente - consentirà di contenere i costi di smaltimento legati alla quantità di rifiuto indifferenziato avviato alla termovalorizzazione. Nel contempo, l’aumento delle frazioni di rifiuti differenziati come la carta o la plastica porterà all’amministrazione maggiori introiti in forma di contributi da parte del Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi. Abbiamo due obiettivi a cui puntiamo con l’attuazione di misure come questa, che renderemo strutturale estendendola a tutti i quartieri – dice l’assessore - raggiungere la percentuale del 65% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani al primo anno e recuperare contributi Conai sufficienti a ridurre sensibilmente la TARI”.