Ilva: nominato il comitato per la valutazione del piano ambientale offerenti
I professori Carlo Collivignarelli, Antonio Fardelli e Gigliola Spadoni valuteranno le eventuali proposte di modifica al piano ambientale avanzate dagli offerenti per l’acquisizione dell’Ilva. Il ministro: "solo con piano ambientale ambizioso rinasce Ilva e riparte Taranto"
19 July, 2016
Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato il decreto di nomina del Comitato di tre esperti chiamato, secondo il Dl 98 del 9 giugno scorso, ad esprimere un parere sulle eventuali proposte di modifica al piano ambientale avanzate dagli offerenti per l’acquisizione dell’Ilva, preliminarmente alle altre componenti dell’offerta: fanno parte del Comitato il professor Carlo Collivignarelli, il professor Antonio Fardelli e la professoressa Gigliola Spadoni. “Con questa terna di alto profilo – spiega il ministro Galletti – vogliamo ribadire l’assoluta centralità del piano ambientale, che dovrà essere elemento prioritario nelle offerte dei gruppi interessati: solo con un piano ambientale stringente e ambizioso rinasce l’Ilva e riparte Taranto”.
Carlo Collivignarelli, professore ordinario di Ingegneria Sanitaria-Ambientale presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia, è attualmente membro della Commissione Nazionale per la valutazione dell’impatto ambientale presso il ministero dell’Ambiente e svolge attività scientifica nei settori delle acque di scarico, delle acque di approvigionamento e dei rifiuti. Antonio Fardelli, Primo Tecnologo del Cnr, è attuale componente della Commissione istruttoria per l’autorizzazione Integrata Ambientale Aia-IPPC ed ha ricoperto, tra gli altri, incarichi di referente o componente di diversi gruppi istruttori su procedure autorizzative nei settori siderurgico, energetico e petrolchimico. Gigliola Spadoni, professore ordinario del settore degli Impianti Chimici all’Università di Bologna, da oltre 30 anni svolge e dirige attività di ricerca applicata anche nel campo della valutazione dei rischi in impianti chimici e petrolchimici.
I curricula degli esperti con apposita autocertificazione sull’insussistenza di conflitti d’interesse e cause di inconferibilità e incompatibilità saranno disponibili nelle prossime ore, così come previsto dal decreto 98/2016 in discussione in Parlamento, sul sito del ministero dell’Ambiente.
Fonte: Ministero dell'Ambiente