Rifiuti zero, stop al consumo di suolo e mobilità dolce. Gli obiettivi ambientali nel programma di Appendino
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha depositato ai 40 consiglieri comunali il testo della delibera con il programma della sua giunta per i cinque anni a venire. Discussione in Sala Rossa il 29 luglio
19 July, 2016
La premessa generale è quella di "garantire il diritto alla salubrità, al silenzio e alla bellezza degli spazi della città, preservando l’ambiente e il territorio, quali beni di tutte e tutti". In una città che con il suo scarso 40% di raccolta differenziata è lontanissima dai parametri di legge nazionali ed europei, non si può che partire dall’analisi della azioni pensate per migliorare la gestione dei rifiuti. Come preannunciato, la nuova amministrazione vuole mettere in pratica "la strategia rifiuti zero e i principi dell'economia circolare, diminuendo in modo sensibile la quantità di rifiuti conferiti presso l'inceneritore". Per riuscirci promette "l'avvio del compostaggio domestico, l’incentivazione del commercio sfuso, la diffusione dei sacchetti di carta per l’umido, l'uso dei pannolini riutilizzabili". Viene inoltre ribadita l'introduzione sperimentale della "tariffazione puntuale" e di "sistemi di raccolta individuale con riconoscimento di un controvalore".
L'impegno non sarà solo quello della riduzione a monte della spazzatura ma anche l'aumento della raccolta differenziata. Anche in questo caso il programma di governo ricalca quanto detto in campagna elettorale da Appendino: estensione della "raccolta porta a porta" potenzialmente a tutta la città "con implementazione di un sistema sperimentale bonus/malus, applicazione delle sanzioni, nascita di "convenzioni con associazioni per riparazione/riuso/trasformazione di raee e ingombranti", sviluppo dei "mercatini dell’usato controllato". Viene inoltre annunciata la "creazione di una task force di forze di polizie, associazioni e volontari per la prevenzione e la gestione dei rifiuti abbandonati". Per coinvolgere maggiormente i cittadini nel miglioramento della raccolta differenziata viene confermata l'idea di organizzare le Olimpiadi dei rifiuti, una competizione tra i quartieri della città per aumentare le percentuali di rd delle varie frazioni "con premi da destinarsi prioritariamente a spazi sociali come scuole, parchi e centri d’incontro".
Passiamo alla mobilità
L'obiettivo dichiarato è quello di "declinare l’azione di Governo da una mobilità autocentrica ad una mobilità umanocentrica". Quindi ampio spazio, almeno nelle intenzioni, alla mobilità dolce a al trasporto pubblico. Una delle priorità è fare in modo che Gtt possa sopravvivere economicamente senza ridurre il sevizio offerto ai cittadini: la soluzione è riadattare il piano di riorganizzazione proposto tempo fa dal Politecnico. Altri interventi a brevissimo termine saranno la "revisione del Biciplan” dimenticato dalla Giunta Fassino nel cassetto, "con una maggiore attenzione alla viabilità casa-scuola, casa-lavoro" e la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili "fruibili, facilmente identificabili e sopratutto sicuri". Poi l' attivazione di "percorsi formativi per i tecnici comunali in un’ottica di aggiornamento professionale" che da più parti sono stati individuati come causa principale di una viabilità pericolosa e inadeguata, la "strutturazione della Consulta per la Mobilità Nuova del Comune di Torino", la "Promozione dell’estensione a tutte le scuole del progetto piedibus/bicibus”. Sono previste inoltre l’estensione dell’orario della Ztl centrale e la progettazione di alcune Ztl di quartiere.
Urbanistica
Uno dei capitoli più importanti del programma riguarda l’urbanistica, che si pone come obiettivo fondamentale lo stop al consumo di suolo. Lunghissimo l’elenco di ciò che si vorrebbe realizzare a partire da questo punto fermo, tra cui il “recupero del patrimonio immobiliare esistente”, la revoca delle varianti urbanistiche considerate non necessarie, l’esclusione dai “progetti di valorizzazione patrimoniale gli edifici di valore storico e artistico" (leggi ad esempio Cavallerizza, ndr), la creazione di “incubatori di imprese, centri di arte e cultura e residenze universitarie accessibili”, l’implementazione “degli esercizi commerciali di vicinato e i mercati di quartiere come presidi di coesistenza sociale impedendo la proliferazione dei supermercati e dei centri commerciali".
Come detto, il programma verrà discusso dal Consiglio Comunale nella seduta di venerdì 29 luglio. Per rimarcare ancora una volta la discontinuità con la precedente amministrazione, Appendino ribadisce che la nuova Giunta si impegnerà a “coinvolgere i torinesi nelle decisioni e non considerare il momento del confronto quale semplice tattica per raccogliere un consenso dopo che la decisione è stata presa”.