Recup e QuartieriRicicloni in zona Stazione Centrale: la collaborazione possibile con chi aiuta i profughi
Ecco come il progetto Recup, nell'ambito di Quartieri Ricicloni, si sta sviluppando a Milano. Dal recupero del cibo ancora buono nei mercati, alla collaborazione possibile con chi affronta l'emergenza profughi in zona Stazione Centrale
21 July, 2016
di Rebecca Zaccarini
In
zona Stazione Centrale, a Milano, ci sono realtà per molti ignote,
ma indispensabili alla città e soprattutto a tantissime
persone.
Compito del progetto Quartieri Ricicloni é anche quello
di mappare il territorio, creare collegamenti e solidarietà tra
realtà già esistenti, magari limitrofe, ma che non si conoscono. Così come informare la cittadinanza su ciò che accade proprio sotto i propri
balconi, dentro o fuori dai cortili condominiali, nelle strade e
nelle piazze, nei mercati e nei retrobottega di alcuni negozi.
Perché
facciamo questo? Si parla sempre di eventi spiacevoli, di quanto sia
dannoso l'intervento dell'uomo sulla natura, di quanto sia cattivo lo
stesso essere umano con i propri simili. Con Quartieri Ricicloni, invece,
vogliamo portare l'attenzione su notizie positive, lasciare indicazioni da seguire per
essere più consapevoli, più sostenibili, per rendere la città
migliore, attraverso l'evoluzione di alcune buone pratiche possibili nella vita
quotidiana.
In via Sammartini, alcuni giorni fa,
ho incontrato i rappresentanti di tre importanti associazioni che hanno
cura del quartiere e dei suoi abitanti. L' appuntamento é
avvenuto nella sede di una di queste, presso la Casa Famiglia
(SPRAR) del progetto Farsi Prossimo dove, insieme alla responsabile
Daniela Ceruti e a Donatella Ronchi e Orsola Saporiti di Fas (Gruppo
Ferrante Aporti Sammartini) abbiamo dialogato a lungo sui loro progetti e su come il progetto Recup,
contro lo spreco alimentare e l'esclusione sociale, potrebbe integrarsi.
SPRAR
(Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) é un progetto
dato in gestione dal Comune di Milano alla Cooperativa Farsi Prossimo
nella sede in via Sammartini 75. Alcuni ospiti provengono già dal
territorio italiano, altri arrivano con voli umanitari dai Paesi in
cui si stanno svolgendo terribili guerre. Spaesati, spaventati,
giungono a Milano e possono trovare un minimo di tranquillià
all'interno della Casa Famiglia. Solitamente, il tempo di permanenza
é un anno, fino all'ottenimento della risposta della commissione
territoriale, che può affidare loro una propria dimora. All'interno della casa si raccolgono abiti, oggetti,
giocattoli (essendo una «casa-famiglia» ospita anche bambini!)
biciclette ... Tutto ciò che non viene più usato da altri può trovare una nuova appartenenza e un nuovo scopo. Anche il cibo: si
ricevono infatti derrate dal Refettorio Ambrosiano e dai panettieri in zona,
che deliziano gli ospiti con pizze e focacce.
Daniela mi propone di collaborare col progetto Recup:
«I nostri ospiti potrebbero recarsi al mercato ad aiutare i
volontari di Recup e, allo stesso tempo, a recuperare per loro
stessi. In via Zuretti, qui vicino, c'é un mercato: una volta
imparato a "far Recup", si potrebbe avviare anche li'».
Anche Donatella e Orsola, attraverso il progetto contAMIniamoCI, hanno creato legami tra le attività presenti sul territorio. Loro fanno parte dell’Associazione FAS che dal 2012 lotta per mantenere alti i riflettori su quei 3 km di strada (o di «deserto», come sottolinea Donatella) che corrono ai lati dei binari della Stazione Centrale e, più precisamente, sui magazzini abbandonati delle vie Ferrante Aporti e Sammartini. Ci sono ben 138 magazzini, quasi tutti inutilizzati. Ripeto: 138 per un totale di di 44.00 mq! Dal 2001 di proprietà di Grandi Stazioni, che ha sfrattato le precedenti attività, nei pochi magazzini ancora utilizzati trovano posto una discoteca, due locali pubblici, due depositi, il Memoriale della Shoah, l'HUB di Arca che ne occupa più di uno, ma avrebbe bisogno di più spazio. Il gruppo FAS insieme ad altre associazioni di quartiere è riuscito ad ottenere la ripulitura delle facciate, per migliorare l'aspetto del quartiere, ma per ora nulla di più.
L'obiettivo sarebbe quello di rendere
alcuni magazzini una fucina di attività ad uso e gestione degli
stessi cittadini residenti e FAS potrebbe porsi come capofila del progetto. Recuperare volumetria, riattivando questi
luoghi strategici sul territorio, sarebbe la cosiddetta "rigenerazione
urbana", ottenibile con minor consumo di suolo e maggior
integrazione tra il quartiere e i magazzini stessi. L'anno scorso quelli di FAS hanno anche pubblicato un libro sull'argomento, «C'è vita intorno ai Binari- Passato,
presente e futuro dei Magazzini Raccordati della Stazione Centrale di
Milano», per presentare il lavoro fatto
intorno ai Magazzini di Via Sammartini e Ferrante Aporti, la storia
del luogo, il suo presente, cosa potrebbe divenire.
Insieme a
Donatella e a Orsola, abbiamo infine lasciato la Casa Famiglia di via
Sammartini 75 per recarci poco più avanti, all'HUB di Progetto Arca,
al civico 120 di via Sammartini. Qui, ogni giorno arrivano circa 300
migranti. Lo spazio é poco, anche se accogliente. Ci sono circa 70
posti letto: molti sono costretti a dormire all'aperto, nonostante
la sala principale venga riempita di brandine fino quasi alla porta,
per cercare di soddisfare tutti. Alcuni volontari ci vengono
incontro, curiosi del motivo per cui mi sono recata lì. Spiego loro
il progetto RECUP, che consentirebbe di poter fornire con continuità le cucine di
HUB Arca con frutta e verdura recuperati dal mercato.
Così come abbiamo fatto la prima volta lunedì scorso quando (grazie a
Donatella Ronchi e al suo furgoncino) già 180 kg di banane recuperate nel mercato di via Esterle/Cambini, erano arrivate in via Sammartini 120.
La collaborazione tra queste realtà e un
progetto come Recup, attivo contro lo spreco alimentare e
l'esclusione sociale, potrebbe essere un nodo importante del
cambiamento che tutti vogliono attuare: una maggiore unione,
solidarietà, forza, la proposta di una città migliore e rispettosa
dei suoi luoghi, dei suoi abitanti, di tutti coloro che da
Milano passano, per ritornarvici anche solo col cuore.
*QuartieriRicicloni fa parte del progetto "Cittadinanza attiva
contro lo spreco a Milano", realizzato con il contributo di Fondazione
Cariplo.
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