Rifiuti, Roma: proseguono schermaglie Raggi-Fortini. Ipotesi riapertura Malagrotta
Forte tensione tra Ama e Campidoglio in piena emergenza rifiuti e con la possibilità che riapra Malagrotta. Daniele Fortini conferma le sue dimissioni per il 4 agosto
25 July, 2016
Se l’emergenza rifiuti proseguirà, c’è l’ipotesi che venga riaperta Malagrotta. Ad affermarlo è Daniele Fortini, presidente di Ama, al termine di un incontro con il presidente della Commissione parlamentare ecomafie, Alessandro Bratti.
Alla domanda posta dalla stampa “C’è l’ipotesi che riapra Malagrotta?” il presidente di Ama ha infatti risposto “Certo che sì. Malagrotta potrebbe ospitare 250 mila metri cubi di rifiuti pari a circa 300mila tonnellate". Fortini poi, secondo quanto riporta l’agenzia Dire, si sarebbe sbilanciato attaccando il Movimento 5 Stelle: "Ricordate quando Grillo disse che avrebbero fatto trovare a Roma un'emergenza rifiuti, per poi dare la colpa al neo-sindaco Raggi? Direi che fu profetico".
La risposta di Virginia Raggi non si è fatta però aspettare e in un tweet la neo sindaca ha replicato: "Malagrotta non riapre, si bonifica e abbiamo pronta una delibera. A proposito di profezie, TMB a Roma pieni da ottobre, Fortini dov'era?".
A intervenire nel dibattito anche l’assessora all’ambiente Paola Muraro che su facebook ha replicato: "Invece di rivolgersi alla stampa, il presidente Ama Fortini farebbe bene a darsi da fare affinché la città rientri nella normalità. I tmb erano fermi da ottobre, c'erano tutte le avvisaglie da mesi che Roma sarebbe caduta in una situazione emergenziale, e noi lo dicevamo, ma è stato fatto ben poco. Lo dimostra il documento operativo che Ama ha redatto sotto mia richiesta, un documento che un documento non è, ma una bozza, nemmeno scritta su carta intestata dell'azienda e senza la firma del presidente Fortini ma di un direttore"
Infine è arrivato l’annuncio del presidente Fortini: "Il 4 agosto convocherò l'assemblea di Ama: al primo punto dell'ordine del giorno ci sarà la presa d'atto delle dimissioni del cda e al secondo punto la nomina del nuovo organo amministrativo dell'azienda. Spero che l'amministrazione capitolina sia in grado di nominare i nuovi vertici. Abbiamo aspettato in modo collaborativo che l'amministrazione prendesse una decisione e io resterò fino a quando la legge mi obbliga".