Rifiuti dalla Sicilia al Gerbido di Torino, è scontro
Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino aveva dato disponibilità al suo collega Crocetta per bruciare nell'inceneritore del Gerbido 15mila tonnellate di rifiuti ma la maggioranza in Consiglio dice no
27 July, 2016
La maggioranza Cinque Stelle del Consiglio Comunale di Torino si oppone all'ipotesi di usare l'inceneritore del Gerbido per smaltire i rifiuti provenienti dalla Sicilia. Era stata la Regione Piemonte, con una lettera di Sergio Chiamparino al governatore siciliano Rosario Crocetta, a dare "una disponibilità di massima ad accettare, previo accordo da stipularsi, l'ingresso di rifiuti urbani anche indifferenziati" nel territorio e ad "accogliere una quantità indicativa di 15mila tonnellate nell'impianto" di incenerimento alle porte del capoluogo piemontese.
Adesso però la maggioranza che sostiene la sindaca Chiara Appendino in Sala Rossa dice che non è d'accordo con la scelta e lo fa in contemporanea alla presa di distanza dell'Ato-r, l'Associazione d'Ambito torinese per il Governo dei Rifiuti, che smentisce di essere mai stata interpellata da Chiamparino, a dispetto di quanto il governatore dice sempre nella lettera. "Non appena ATO-R sarà ufficialmente interpellata sarà cura
dell’Assemblea dell’ente pronunciarsi nella prima seduta utile che si terrà presumibilmente a settembre" scrive l'ente.
Su questo punto si vedrà chi ha ragione ma la questione di fondo è verificare, sulla base del decreto Sblocca Italia, se la Regione può decidere senza il Consenso dell'Ato-r e della città metropolitana di accogliere i rifiuti al Gerbido. Intanto ecco la nota del M5S:
"Il Movimento 5 Stelle di Torino esprime netta contrarietà alla decisione della Regione Piemonte di autorizzare il conferimento di 15mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Regione Sicilia nell'inceneritore del Gerbido. Ricordiamo che il vecchio limite autorizzativo di 421mila tonnellate annue, successivamente innalzato ad oltre 500mila dallo 'Sblocca Italia', al 2014 non è mai stato raggiunto dalla sola provincia di Torino. Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che l'incenerimento non sia la soluzione al problema dei rifiuti, ovunque essi siano prodotti. Rimaniamo quindi perplessi e preoccupati del fatto che si facciano scelte come questa, soprattutto di fronte alla sforzo che ci apprestiamo a intraprendere come città per ridurre la quantità di rifiuti ed aumentare la raccolta differenziata, come peraltro previsto nelle nuove normative della Regione Piemonte. Come forza di governo della città di Torino - conclude il comunicato - continueremo a perseguire gli obiettivi che ci siamo posti riguardo alla gestione dei rifiuti, auspicando che la Regione voglia aiutarci in questo percorso virtuoso, piuttosto che continuare a gestire le emergenze".