Dematerializzazione: dal 12 agosto la Pubblica Amministrazione abbandona la carta e passa al digitale
Tra dieci giorni tutti gli enti pubblici e i comuni saranno obbligati a passare al digitale. Previsti risparmi per 8.700 tonnellate di carta pari a più di 3 miliardi di euro ma non solo
01 August, 2016
Mancano dieci giorni a lunedì 12 agosto quando tutti gli enti pubblici e i comuni, saranno obbligati a rivoluzionare il loro modo di lavorare, cioè dovranno abbandonare la carta per adeguare i loro sistemi informatici a “produrre in formato digitale tutti gli originali dei documenti amministrativi” che dovranno gestire.
L'obbligo è stato introdotto dal comma 2 dell'articolo 17 del DPCM 13 novembre 2014 nel quale il legislatore impone al mondo della Pubblica amministrazione italiana il processo di digitalizzazione dei documenti in linea con il Codice dell'Amministrazione Digitale attraverso le sue linee guida per il design dei servizi digitali, online dal 28 luglio al 31 agosto per la consultazione pubblica.
A quanto ammonterebbe il risparmio della pubblica amministrazione?
Calcolarlo non è facile ma FPA, l’azienda che da 26 anni organizza il Forum della Pubblica Amministrazione, ha provato a calcolarla analizzando i risparmi reali e potenziali in cinque settori chiave: fatturazione elettronica, ricette mediche elettroniche, certificati medici online, fascicolo sanitario elettronico e processi telematici.
Il primo dato che emerge è il risparmio di carta, sembrerebbe qualcosa di ovvio ma i dati sono davvero impressionanti. Se si mettessero l’uno sull’altro i fogli di carta risparmiati, stiamo parlando di 1 miliardo e 935 milioni di fogli, si otterrebbe una pila alta 812 chilometri che arriverebbe nella esosfera terrestre, la zona dove normalmente orbitano i satelliti delle telecomunicazioni.
Il peso dei quasi due miliardi di fogli risparmiati, valgono circa 8.700 tonnellate pari alla produzione giornaliera di rifiuti di Bangkok oppure uguale a tutta la produzione di fragole della Svizzera! Si perché in Svizzera si producono le fragole. Mentre se proviamo ad immaginare lo spazio necessario per immagazzinare tutta questa carta, servirebbero circa 144 chilometri, come la distanza tra Milano e Genova.
Ma il risparmio, quello vero, riguarda gli alberi e le foreste che non devono essere abbattute per produrre tutta questa carta. Se per assurdo, tutta la carta necessaria alla pubblica amministrazione venga prodotta da fonti non rinnovabili (e questo non avviene perché l’80% della carta prodotta in Italia proviene dalla raccolta differenziata) verrebbero risparmiati circa 87mila alberi. Un numero enorme. Inoltre non utilizzando tutta quella carta, si risparmierebbero circa 9.570 tonnellate di CO2 equivalente immesse in atmosfera.
Ultimo dato, forse quello più tangibile perché tocca direttamente le nostre tasche e i nostri portafogli, è quello relativo al risparmio economico che è stato valutato pari a 3 miliardi e 200 milioni di euro all’anno, e con quei soldi liberati nell’economia italiana si potrebbero fare tantissime cose.
“La pubblica amministrazione digitale non è più un mito, ma ancora non è neppure realtà – ha detto Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum Pa – Una pubblica amministrazione dematerializzata garantisce non solo una migliore reperibilità delle informazioni altrimenti perse in archivi in tutta Italia, ma anche un efficace monitoraggio di alcuni numeri chiave per l’economia pubblica”.