Waste Recycling e Accademia di Belle Arti di Bologna, al via i laboratori d’arte a impatto Zero
Grazie alla convenzione firmata oggi giovedì 20 ottobre, l’Officina SCART di Waste Recycling, società del Gruppo Hera, apre le sue porte agli studenti dell’Accademia d’Arte di Bologna per realizzare opere d’arte e di design partendo come materia prima esclusivamente dai rifiuti industriali
20 October, 2016
E’ stata firmata oggi (giovedì 20 ottobre) una convenzione tra Waste Recycling, società toscana entrata a far parte da quest’anno del Gruppo Hera, il Comune di Santa Croce sull’Arno (Pisa) e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, per mano del suo Direttore Enrico Fornaroli.
Grazie alla convenzione, l’Officina SCART dell’azienda toscana accoglierà giovani artisti in formazione dell’Accademia di Bologna che, sotto la guida del loro tutor universitario, potranno partecipare a workshop per la realizzazione di opere d’arte e di design partendo come materia prima solo ed esclusivamente dai rifiuti industriali raccolti presso gli impianti di stoccaggio e selezione di Waste Recycling.
La convenzione siglata oggi non è il primo esperimento per Waste Recycling. Un’analoga iniziativa è stata già ampiamente collaudata nel corso dell’ultimo anno con l’Accademia di Belle Arti di Firenze. E per volontà dello stesso Gruppo Hera, da oggi l’Officina SCART rientrerà nell’offerta formativa anche dell’istituzione bolognese: una grande opportunità per far dialogare territorio e impresa, arte e design, rispetto per l’ambiente e formazione universitaria.
“Il progetto SCART è nato quasi vent’anni fa per veicolare l’immagine della nostra azienda in modo creativo e originale” sottolinea Maurizio Giani, Amministratore Delegato di Waste Recycling. “In tutti questi anni abbiamo realizzato decine di lavori e partecipato a numerose mostre ed eventi di respiro anche internazionale, proponendo opere e installazioni artistiche costituite al 100% di scarti di lavorazione. Siamo molto contenti di questo accordo con l’Accademia Bolognese che farà crescere ulteriormente questo progetto grazie al contributo di nuovi soggetti”.
“Siamo molto contenti – dichiara Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Relazioni Esterne del Gruppo Hera – di dare vita a questa importante collaborazione, che in una logica di interesse condiviso valorizza un polo fondamentale per lo sviluppo culturale delle nostre comunità di riferimento, qual è l’Accademia di Belle Arti di Bologna, e una delle più avanzate realtà nel trattamento dei rifiuti, qual è Waste Recycling.”
Waste Recycling sarà il luogo dove periodicamente si svolgeranno lezioni, workshop e altre iniziative nel campo della utilizzazione artistica dei rifiuti industriali. Si tratterà di seminari residenziali che dureranno una settimana e che grazie al terzo soggetto di questo accordo, Il Comune di Santa Croce sull’Arno, vedrà ogni sera i giovani artisti ospitati a Villa Pacchiani, residenza storica messa a disposizione dal Sindaco Giulia Deidda “siamo contenti che la formula messa a punto per l’Accademia fiorentina, adesso sia esportata anche fuori Regione. La nostra Amministrazione crede fortemente nell’importanza e nelle capacità comunicative dell’arte: Santa Croce sull’Arno è parte integrante del distretto industriale del Cuoio ed è per noi fondamentale creare un nesso nuovo tra quelle imprese che qui producono beni o erogano servizi e il territorio. La produzione industriale può generare un valore aggiunto in una forma nuova che attinga al piano di valori indiscutibili come il bello e l’arte. Non a caso ogni anno Villa Pacchiani è sede di importanti mostre che coinvolgono artisti contemporanei di fama internazionale e consolidata come Moataz Nasr, Loris Cecchini e Giovanni Ozzòla. Crediamo che sia altrettanto importante favorire con tutti i mezzi a nostra disposizione la crescita di giovani artisti”.
Il Laboratorio sarà diretto dal prof. Roberto Semprini, coordinatore del corso di Design del prodotto all’Accademia di Belle Arti di Bologna e noto professionista del design anche a livello internazionale “sono felice di favorire esperienze che cercano di conciliare il design con l’arte contemporanea. SCART è per eccellenza un design materico che da anni ha sviluppato intuizioni e un’indiscutibile forza comunicativa. Sono certo che questo connubio contribuirà a sviluppare nei nostri studenti quella manualità preconcettuale che ha un effetto formativo e performativo necessario per entrare a testa alta nel mondo del lavoro di serie.”