Il cibo è ancora buono? Una app ci aiuterà a capirlo
ImpactVision sta sviluppando un software che usa i raggi infrarossi per capire se gli alimenti sono ancora commestibili
03 November, 2016
a cura di Laura Tajoli
Una quantità di cibo enorme viene sprecata globalmente: all’incirca un terzo di quanto viene prodotto nel mondo, 1,3 miliardi di tonnellate sono perse ogni anno, stando ai dati della “Food and Agriculture Organization” delle Nazioni Unite. Lo spreco avviene a tutti i livelli del processo produttivo, dal raccolto al trasporto, fino ai consumatori finali che spesso gettano in pattumiera alimenti ancora in buono stato soltanto perché hanno oltrepassato la data di scadenza. Certo, l’ideale sarebbe che lo spreco venisse evitato alla base e che tutti acquistassero soltanto i prodotti che poi sono destinati al consumo, ma le cose potrebbero anche essere rese più semplici se esistesse una app per smartphone che aiutasse a capire se il cibo è ancora commestibile. Fantascienza? No, tutt’altro. Abi Ramanan, co-fondatrice di ImpactVision, sta infatti sviluppando un software che utilizza immagini a raggi infrarossi per determinare se un pezzo di carne è commestibile oppure se è un avocado è davvero maturo, analizzando il modo in cui la luce viene riflessa attraverso lo spettro elettromagnetico. È il genere di tecnologia utilizzato dalla Nasa per studiare i pianeti e monitorare la superficie della Terra. “Ogni oggetto o cibo, mele, pane, carne, assorbe e riflette la luce in modo unico”, spiega la dottoressa Ramanan.
Analizzare le immagini a raggi infrarossi può anche fornire indicazioni sui livelli di acidità e di qualità dell’alimento. “Fino a ora l’industria alimentare si è basata sulle ispezioni visive e sui test casuali prelevando campioni”, sottolinea Abi Ramanan. “Sono verifiche che possiedono un certo margine di errore, mentre la nostra tecnologia è assai più accurata e igienicamente sicura”. Tutto quello che non possiede il giusto livello di acidità, per esempio, può essere automaticamente escluso dal ciclo di produzione. È un sistema che potrebbe abbassare grandemente gli sprechi e fare risparmiare. La carne con un ph superiore a 5.5., per esempio, può ancora essere utilizzata come fertilizzante, anche se non va bene per il consumo alimentare umano. Con le banane, invece, è essenziale determinare il momento adatta per il trasporto e replica uhren kaufen, grazie a questa nuova tecnologia, capirlo diventa più semplice. Ancora, la nuova tecnologia potrebbe essere impiegata per individuare eventuali contaminazioni degli alimenti.
Presto, i sensori saranno sufficientemente piccoli da essere inseriti all’interno di uno smartphone. Adesso le videocamere iper-spettrali sono ancora troppo grandi e costose, ma i prezzi sono destinati a scendere, con la crescita del mercato. Gli esperti della Silicon Valley dicono che nel giro di un anno la tecnologia potrebbe essere alla portata di tutti. Questo permetterebbe di dire addio alle date di scadenza poste sugli alimenti.
Fonte: ft.com