Londra, Brixton Road ha già superato il limite annuale di inquinamento atmosferico
I livelli di biossido di azoto registrati nella strada londinese hanno superato per 19 volte il livello medio orario di 200 microgrammi per metro cubo. Una volta in più di quanto fissato dall’Unione Europea
10 January, 2017
di Bruno Casula
In questi primi giorni del 2017 Brixton Road, a sud di Londra, ha già violato il limite annuale di inquinamento dell’aria. I livelli di biossido di azoto (NO2) registrati nella strada londinese hanno superato per 19 volte il livello medio orario di 200 microgrammi per metro cubo, una volta in più di quanto fissato dall’Unione Europea, che stabilisce un massimo di 18 superamenti annui.
A renderlo noto è il King’s College London, che gestisce la rete di monitoraggio della qualità dell'aria della capitale inglese. Ad un certo punto i livelli di NO2 di Brixton Road erano quasi il doppio del limite legale, dice il KCL, che sottolinea come il problema non sia nuovo ma si tratti di una consuetudine: nel 2015 i livelli di NO2 registrati a Oxford Street hanno superato il limite annuale addirittura nei primi quattro giorni dell’anno, mentre Putney High Street è stata la prima strada del 2016 in soli otto giorni. KCL sostiene che durante i momenti di massimo inquinamento le strade di Londra possono superare il limite annuale di inquinamento da biossido d'azoto perfino in un solo giorno.
Il biossido d’azoto è un inquinante che viene normalmente generato da processi di combustione. Il traffico veicolare, soprattutto quello dei motori diesel, è stato individuato come ciò che contribuisce maggiormente all’aumento dei livelli di biossido d’azoto nell’aria. Le concentrazioni misurate risultano ancora più critiche durante la stagione invernale perché aumentano le sorgenti di emissioni, come gli impianti di riscaldamento, e perché diminuisce la capacità dell’atmosfera di disperdere gli inquinanti.
Il King College ha redatto un report a luglio del 2015, commissionato dal Transport for London e dalla Greater London Authority, che rivela come la combinazione di PM2,5 e NO2 sia responsabile nel 2010 di un numero compreso tra le 3537 e le 9416 morti premature nella sola Londra. Inoltre, queste sostanze inquinanti hanno portato a 2410 ricoveri ospedalieri per problemi respiratori e 740 per quelli cardiovascolari. In media, l’inquinamento accorcia la vita media di una persona di circa 6 mesi.