Dieselgate: Volkswagen patteggia in Usa per 4,3 miliardi dollari mentre in Germania subisce la prima class action
Il colosso tedesco ammette le colpe e trova un'intesa da 4,3 miliardi di dollari con Washington. In Germania la società di servizi legali MyRight ha avviato un'azione legale contro la casa automobilistica chiedendo un risarcimento per 100mila clienti
11 January, 2017
La vicenda dieselgate arriva ad una prima svolta sul fronte giudiziario. Volkswagen ha confermato di essersi accordata per un patteggiamento da 4,3 miliardi di dollari con le autorità degli Stati Uniti circa lo scandalo delle emissioni truccate dei motori diesel e nel quadro dell'accordo ammette le sue colpe, secondo quanto riferisce Bloomberg. Il patteggiamento è ancora soggetto all'approvazione del consiglio di sorveglianza della casa automobilistica ma si tratterebbe solo di una formalità.
Il consiglio di sorveglianza e quello del management di Volkswagen valuteranno l'accordo probabilmente tra il 10 e l'11 gennaio, afferma la casa di Wolfsburg in un comunicato, spiegando che l'intesa finale dovrà essere approvata anche dalle autorità Usa e dai tribunali competenti in America. Volkswagen sottolinea, inoltre, che in caso di accordo finale il pagamento comporterà spese finanziarie che supereranno gli attuali accantonamenti.
Questo per quanto concerne gli Usa. Ma la mega truffa ha coinvolto anche l'Europa con milioni di veicoli truccati, eppure nell'Unione il colosso tedesco può dormire sogni relativamente tranquilli, almeno per ora. Nessuna multa, né sanzione a causa di una situazione di impasse che difficilmente si risolverà in tempi brevi. A dicembre l'Unione Europea ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti di Spagna, Germania, Grecia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Lussemburgo e Lituania per non aver non aver comminato penalità ai produttori auto che hanno violato le norme dell’Unione sulle emissioni. L’accusa è quella di aver omologato i modelli Volkswagen con i software che truccavano le emissioni e non aver dato informazioni alle autorità europee. In poche parole sarebbero gli Stati a dover pagare una penale per non aver evitato la contraffazione dei motori diesel. Volkswagen chiaramente sfrutta il gioco e insiste sul fatto che le loro auto siano state certificate legalmente.
Qualcosa però si muove. In Germania la società di servizi legali MyRight ha avviato un'azione legale contro la casa automobilistica, chiedendo un risarcimento per i clienti tedeschi coinvolti dallo scandalo emissioni. MyRight ha presentato la richiesta al tribunale di Braunschweig. Sono 100 mila i clienti Volkswagen che hanno aderito all'iniziativa, che rappresenta la prima class action contro il colosso nazionale.
MyRight chiede a Volkswagen di risarcire gli acquirenti coinvolti per importi fino a 5 mila euro oppure di riacquistare la vettura. Infatti, diversamente da quanto avvenuto negli Usa, la casa tedesca ha finora negato un indennizzo o il riacquisto delle vetture incriminate ai suoi clienti in Germania e in Europa mentre ha concordato con le autorità Usa un risarcimento totale pari a quasi 15 miliardi di dollari.