Il vetro: il miglior packaging sul mercato per conservare vino e olio
Due ricerche dimostrano che il vetro è un packaging insostituibile per mantenere il gusto, e preservare le sostanze importanti per la salute; senza contare, poi, i benefici per l’ambiente
02 February, 2017
Per vino ed olio, due prodotti iconici del sistema del “Made in Italy”, il vetro rappresenta un packaging insostituibile per mantenere inalterate tutte le sfaccettature del sapore, per proteggere le sostanze preziose per la salute, per isolarli dagli agenti esterni evitandone l’ossidazione e prolungare così la loro “shelf life”, per salvaguardare l’ambiente, perché la bottiglia di vetro rappresenta il perfetto esempio di economia circolare. Questa unione particolarmente positiva tra il vino e l’olio e la bottiglia di vetro è testimoniata da due ricerche realizzate rispettivamente dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa e dal Dipartimento di Scienze e Innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale – Alessandria. Le due ricerche sono state presentate a Roma lo scorso 31 gennaio.
“I vini e gli oli di qualità - ha osservato Marco Ravasi, Presidente della sezione contenitori in vetro di Assovetro - trovano da sempre nel vetro la ‘custodia’ migliore. I numeri stessi confermano queste preferenze, basti pensare che nel solo primo semestre del 2016 sono state esportate 124 milioni di bottiglie di vini frizzanti, a dimostrazione anche che il sistema agro-industriale vino-olio e vetro è molto importante per il Paese e vale alcuni punti di Pil. Da non dimenticare poi la dimensione ambientale delle bottiglie in vetro, ormai riconosciute da tutti quale esempio virtuoso del paradigma dell’economia circolare”.
Per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente, negli ultimi decenni per tenere il passo con i sempre più severi standard, la bottiglia di vetro da una parte si è sottoposta ad una attenta “cura dimagrante” e dall’altra ha visto salire sempre di più l’utilizzo del rottame nel processo di produzione (tra l’80 e il 90%). Oggi le bottiglie sono molto più leggere di un tempo (le bottiglie di vino hanno ridotto il loro peso del 12%negli ultimi 10 anni), richiedendo quindi minor consumo di materie prime, di energia e, di conseguenza, producendo minori emissioni di CO2. L’utilizzo di rottame per la produzione di contenitori è stato quantificato nel 2016 in un risparmio energetico di circa 318 milioni di metri cubi di metano (il consumo medio annuale di una città come Genova). Attraverso l’utilizzo del rottame si evitano l’estrazione di materie prime tradizionali (sabbia, carbonati, soda, etc.) per circa 3.050.000 tonnellate e le emissioni in atmosfera di 1.875.000 tonnellate di CO2 equivalenti.